Se l'aspetto più appariscente dell'alchimia è quello di trasformare i metalli in oro, si può dire allora, con una certa sicurezza, che anche scrivere è, in fondo, un processo alchemico. È questo che succede in Arcana Rubris, l'avvincente romanzo in cui Ugo Nasi proietta la vastità del mondo intero in una storia che imprigionerà il lettore. La vicenda oscura di cui sono protagonisti e indagatori Viola, avvocato, e Valerio, ispettore di polizia, ha origini in un tempo lontanissimo, nell'anno 1077 quando Ramirdo di Cambrai e Tomasa Girolami, appena tredicenne, vengono accusati di eresia e condannati al rogo. La maledizione che Ramirdo lancia contro il suo persecutore travalica i secoli e connette in un intreccio fittissimo i coniugi Arnolfini, protagonisti del celebre dipinto dell'altrettanto celebre van Eyck, - e siamo nel Quattrocento -, due giovani studenti della Normale di Pisa, geniali risolutori di un enigma matematico, - e siamo nel 1958 -, una bella restauratrice francese, Yvonne Bergheman, un numero incredibile di feroci assassini, gli Archivi Vaticani, il losco mondo sotterraneo del gioco d'azzardo e il Cartello della droga in Colombia. Mondi lontani, dunque, nel tempo e nello spazio, ma anche piccole distanze cronologiche e geografiche: in un non ben precisato "oggi", da marzo a settembre, e nel territorio tra Volterra, Lucca e Certaldo, la Rocca della Verruca diventa teatro di straordinari e misteriosi ritrovamenti e un piccolo quadro che tutti cercheranno di ritrovare si rivela come il filo rosso che unisce tutti gli avvenimenti. Il "rosso" , "raccordo tra passione e sangue", è colore che richiama la fredda lucentezza del rubino ma anche il rovente calore del fuoco, è colore che suggerisce pericolo, è il colore "rosso arcano" che steso sul cielo del quadro misterioso sarà il motore di avventure rocambolesche, di agguati, di complotti. E provocherà morte. Un romanzo avventuroso, questo, non c'è dubbio; ma anche romanzo documentato con esattezza e abbondanza di riferimenti storici e tecnici, raccontato con un ritmo narrativo che non conosce soste, prezioso nella larghezza di registri linguistici e infine commovente nella descrizione di sentimenti come l'amore che matura piano piano, e come l'amicizia che da allegra complicità nelle giornate spensierate si tramuta in un legame maturo quando la vita precipita nel dramma.
Arcana rubris. Il quadro maledetto di Jan Van Ejck
Dall'autore de "Le pagine perdute" un nuovo thriller storico la cui protagonista è la stessa, una giovane magistrato di Roma. Un'antica leggenda racconta di un castello sulle colline toscane dove sarebbe nascosto un tesoro. Una misteriosa formula matematica che sembra arrivare dal nulla giunge in uno studio legale. E poi un dipinto. Un quadro medievale realizzato da un pittore eccelso ma che nasconde in se una terribile maledizione dell'XI secolo. Sullo sfondo, una catena di feroci omicidi che sconvolgono la sonnolenta provincia toscana. Ancora una volta la protagonista dovrà risolvere quel complicato caso.
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Anno edizione:2018
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