da leggere.
L'arte di amare
L’amore è una tale gioia, perché privarsene? È un invito gaudente quello di Ovidio, che con squisita grazia scrive un intelligente breviario di seduzione proponendosi di guidare i più giovani e inesperti lungo il percorso che li condurrà a padroneggiare la più sottile delle arti. Idolo dei circoli mondani della Roma elegante che contava, poeta di enorme successo, Ovidio scrisse “L’arte di amare” agli inizi dell’era volgare. Nei suoi versi rivive la Roma raffinata delle feste, del passeggio nel Foro, ma anche la Roma dei piaceri occulti e dell’intimità piccante. Ode alla passione erotica ma soprattutto al brivido della conquista, gioco dei sensi e dell’intelligenza, il poema costò al suo autore l’esilio per immoralità, consacrandolo al contempo alla fama immortale.
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Edizione:1
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Anno edizione:1998
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luda ♡ 14 giugno 2024
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simoneabbafati 19 dicembre 2021Ovidio e l'arte sottile del corteggiamento e dell'ironia intellettuale
In questa deliziosa opera, Ovidio ci offre consigli su come corteggiare, conquistare e mantenere un amante. Il poeta divide il suo trattato in tre libri: nel primo, istruisce gli uomini su come corteggiare e conquistare una donna (o più di una); nel secondo, insegna loro come mantenere questo amore e non lasciarselo sfuggire; nel terzo, fa lo stesso ma per le donne. Ovidio fornisce consigli, accompagnati da esempi tratti dal mito e dalla storia greca o romana, gran parte dei quali ancora attuali. Il tutto con grande senso di umorismo ed eleganza allo stesso tempo. Il trattato è breve e si legge rapidamente e piacevolmente; è spiritoso, sofisticato e scandalosamente divertente, proprio nello stile di Ovidio. È una parodia del tradizionale trattato didattico: Ovidio è un provocatore, un abile sovversivo delle regole letterarie, come tutti i poeti che vengono definiti “ellenistici” dalla storia della letteratura. Così in contrasto con la tradizione poetica del tempo, che voleva celebrare la Roma imperiale e i suoi valori di morigeratezza e buon costume, presumibilmente è stata l’opera che ha spinto Augusto ad esiliare Ovidio da Roma.
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Sara Marcenaro 04 dicembre 2017
Ovidio per me era sempre stato un argomento da libri di scuola, e trovavo difficile pensare di potermi approcciare a un suo testo così come a quello di qualsiasi altro autore greco o latino. Poi, per una casualità, mi sono ritrovata fra le mani l'Arte di amare: mi si è aperto un mondo! Sono sempre stata bloccata dal leggere libri come questo, perchè ho sempre pensato che con la traduzione si perdesse molto dell'originale (consideriamo che è uno scritto in versi). Invece, con grande piacere, ho scoperto che si può leggere un testo latino anche oggi, e trarne qualcosa di prezioso. In questo testo ho rintracciato passi di una modernità incredibile, che ricordano ancora una volta quanto l'uomo non cambi, nemmeno a millenni di distanza. Un testo capace di indagare il rapporto uomo-donna con grande sincerità, e strappando più di una volta qualche risata.
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