L'«autodidascalo» scrittore. La lingua della Scienza Nuova di Giambattista Vico
Sono studiati, con ampia trattazione, gli aspetti linguistici e le forme stilistiche della prosa della "Scienza Nuova" nelle tre edizioni del 1725, del 1730, del 1744. L'esame della scrittura vichiana ha consentito di definire la natura della lingua della "Scienza Nuova" e insieme di illustrare le tendenze culturali e i moti sentimentali sottesi alla sua elaborazione, mostrando la vibrazione artistica che permea l'esposizione concettuale storica e filosofica. L'analisi dei tratti di stile (toni e figure) e di lingua (fonetica, morfologia, sintassi, lessico, modalità testuali) ha attestato la grande varietà linguistica del Vico e la sua tensione alla permanente letterarietà tradizionale, specie di stampo antico e tosco-fiorentino, da ascriversi nel quadro delle tendenze linguistiche napoletane dell'ultimo Seicento e del primo Settecento dominate dal purismo linguistico promosso da Leonardo di Capua, interpretato in modo personale.
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Anno edizione:2016
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