Non solo lo promuovo a pieni voti, ma lo consiglio a tutti! Adulti e giovani, perché ormai rimangono sempre meno fonti viventi di quel momento di delirio storico, e quindi dobbiamo mantenere vivo il ricordo anche grazie a queste opere letterarie. La Storia di Charlotte e della sua famiglia è una storia che ci riporta ai legami semplici, alle cose che possiamo davvero definire importanti nella vita, in un momento in cui abbiamo tutto, sicuramente troppo rispetto a loro, passiamo il tempo a correre e a cercare vane soddisfazioni, mentre loro lottavano unicamente per rimanere insieme e godevano dei minimi contatti che potevano permettersi di avere. Credo che senza dubbio quello che è successo in quegli anni sia una, se non la parte più vergognosa della storia alla quale il vecchio continente abbia assistito, e in questo romanzo avrete possibilità di leggere tutte le fazioni coinvolte: quella dell’ebreo, del gendarme nazista, del parroco cattolico, del deportato al campo di concentramento, del confinato in un ghetto, del soldato che lotta al fronte,dei vari politici e anche quella dei comuni cittadini; riesce a fornirci un quadro complesso e completo del periodo. Questa volta lo consiglio a tutti, senza esclusioni, perché oggi siamo noi che possiamo scegliere, perché non si ricommettano errori simili, perché non dobbiamo dimenticare!
Vincitore del premio Libro de Oro, La bambina che guardava i treni partire ha commosso il mondo. Un romanzo scioccante. La minaccia dell'Olocausto vista con gli occhi ingenui e puri di una bambina di otto anni.
Francia, 1940. La seconda guerra mondiale è ormai alle porte e i Wins, ebrei di origine polacca, rischiano di essere deportati. Alter, lo zio, è partito per la Polonia nel tentativo di salvare i suoi familiari, ma è stato preso e rinchiuso nel ghetto di Konskie. Il padre della piccola Charlotte vuole evitare che la sua famiglia subisca lo stesso destino, così si procura dei documenti falsi per raggiungere Parigi. Ma dopo soli quarantanove giorni si rende conto che la capitale non è più sicura e trasferisce tutti a Lione, sotto il governo collaborazionista di Vichy. Charlotte a volte esce di casa, e davanti ai binari guarda passare i treni carichi di ebrei deportati. Ben presto suo padre si rende conto che nemmeno Lione è il posto giusto per sfuggire alle persecuzioni e paga degli uomini perché li aiutino a raggiungere la Svizzera. Un viaggio molto pericoloso, perché durante un incidente i Wins si trovano molto vicini alla linea nazista... Una fuga senza sosta, di città in città, per scampare al pericolo, sostenuta dalla volontà ferrea di un padre di salvare a tutti i costi la propria famiglia.
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Anno edizione:2017
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Bellissimo libro:seconda guerra mondiale, famiglia di ebrei che cerca di fuggire al “ delirio nazista”. Madre, padre, Raymond e Charlotte . Per non soccombere, si nascondono ovunque , con le possibilità che hanno. Emergono grandi tematiche: amore, amicizia, tradimenti ( sia da parte di estranei, sia da parte di amici ), affetto, voglia di libertà e paura. Una paura che noi lettori captiamo sin dalle prime righe; L autore è stato molto bravo in questo . Un vortice emozionale che accompagna tutta la lettura ; paura che vengano scoperto e deportati, paura che possa succedere loro qualcosa in qualsiasi momento. Da un lato, non si vede L ora di terminare , dall altro,si vorrebbe rimanere in compagnia dei personaggi per supportarli, contenerli e condividere le loro pene giornaliere . Costretti a viaggiare per una Francia dominata dai tedeschi, trovano rifugi malsani e provvisori e davanti sempre L ignoto . Leon, il padre di Charlotte, la protagonista , cerca con ogni mezzo, di tenere unita la famiglia. Charlotte, splendida figura di bambina, anche se piccola, sa cos è la deportazione, perché, appena può, va a vedere partire i treni pieni di persone disperate .. quelle “mani e quelle gambe che spuntano dai vagoni “,sono le ultime immagini che lasceranno prima di partire per i campi di sterminio. Un bel libro, tanti personaggi, tanti temi della seconda guerra mondiale: dalla guerra in Africa, alla deportazione, alla vita nel ghetto, a klaus Barbie il famigerato BOIA di Lione , al ... ritorno a casa . L originalità del libro : ogni personaggio “ parla “.. un po’ con la descrizione della propria vita, dei propri sogni, doveri, missioni, debolezze e tanti ricordano la “ meravigliosa bambina con il fiocchetto in testa “
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Charlotte e la sua famiglia, per non soccombere al nazismo, si nascondono ovunque, costretti a viaggiare per una Francia dove i tedeschi ormai la fanno da padroni, si accontentano di rifugi al limite pur di sopravvivere e restare insieme. Charlotte, pur piccolina, conosce bene l'orrore della deportazione, perché, quando può, va alla stazione a vedere partire i treni pieni di disperati che stanno per raggiungere i campi di sterminio. Di fantasia, ma tratto da una storia vera, un libro commovente, ben scritto, storicamente accurato, che lascia l'amaro in bocca per l'orrore che è stato, ma allo stesso tempo il piacere di aver letto un bel romanzo. Consigliato.
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