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Anno edizione: 2021
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La lotteria: tutti sanno come funziona. Con l'arrivo del primo ciclo mestruale, ogni ragazza viene chiamata a conoscere il proprio futuro attraverso l'estrazione di un biglietto, bianco o blu. Il primo corrisponde a matrimonio, figli, dedizione totale alla famiglia. Quello blu, invece, prevede carriera, successo, indipendenza, e sancisce il divieto assoluto di diventare madre. È questo il destino assegnato a Calla, ma ogni fibra del suo corpo le suggerisce che la sorte ha commesso un errore con lei. E Calla decide di ribellarsi.
«In questo romanzo Mackintosh maneggia con cura poderosi interrogativi che riguardano la maternità, la solidarietà femminile, l'amore queer e la libertà di decidere del proprio corpo» – The New Yorker
«L'intensità graffiante e la bellezza inconsueta di "Biglietto blu" sono uniche: assicuratevi di leggere ogni riga scritta da Sophie Mackintosh» – Deborah Levy
Da bambina, molto prima che le fosse consegnato il biglietto blu che porta nel medaglione, Calla conosceva già le regole della lotteria. Quando arrivano le prime mestruazioni, le ragazze sono convocate per estrarre il proprio biglietto: bianco significa matrimonio e figli; blu, invece, tutto il resto. Da quel momento le due categorie conducono esistenze separate. L'assegnazione della sorte è legittima e inappellabile. Ora che è una donna adulta, con una solida carriera e una vita sociale tanto intensa quanto fatua, Calla sospetta che le possibilità promesse alle biglietto-blu non siano poi cosí sconfinate e allettanti. Da un po' di tempo pensa sempre piú spesso – e con bramoso trasporto – a carrozzine, latte caldo e manine paffute di bebè. Nonostante la maternità sia appannaggio esclusivo delle biglietto-bianco, e non abbia quasi nessuna conoscenza in merito, Calla sente che nel suo corpo si agita un sentimento oscuro, un desiderio accecante che mostra un'unica, rischiosa, strada percorribile. E proibita. Quando la sua gravidanza clandestina viene scoperta, Calla è costretta alla fuga. Con i pochi oggetti di un kit di sopravvivenza come unico bagaglio, questa sovversiva biglietto-blu intraprende un viaggio spericolato per non rinunciare al diritto di diventare madre. Presto si accorge anche di non essere sola nella sua lotta. Sul cammino, infatti, Calla incontra altre donne che, come lei, non vogliono arrendersi a un destino imposto e si ribellano servendosi dell'arma piú potente: la scelta.
Recensioni pubblicate senza verifica sull'acquisto del prodotto.
Non posso dire che non sia un bel libro, ma sicuramente non è un libro per tutti e/o per tutti i momenti. È scritto bene ma è intriso di una cupezza che non sembra mai offrire spiragli di ottimismo.
Credo che si potrebbe benissimo riassumere questo libro con la classica espressione scolastica "è intelligente, ma non si applica". Ebbene, Biglietto blu ha un potenziale immenso, peccato che sia inespresso. L'idea della Lotteria, di ricevere un biglietto-bianco o un biglietto-blu che decreterà poi il futuro dei singoli, di questa società distopica in cui le donne possono essere o l'una o l'altra cosa non è male, anzi. Peccato che Sophie Mackintosh non descriva questo mondo, né dia un senso effettivo alla ribellione di Calla, la protagonista. Dove ci troviamo? Perché si è arrivati alla Lotteria? Chi comanda questa società? Chi ha deciso tutto questo? Domande che nel libro non trovano risposta e che sono fondamentali in ogni storia, ancor di più in un distopico che si rispetti. Ci sono delle piccole informazioni qua e là sul mondo, ma sono così vaghe da risultate invisibili. Non si riesce ad empatizzare con la protagonista, è veramente difficile. Ribellione? Sì, c'è stata, è vero, ma è stata pessima. Calla mi sembra un vano tentativo di creare una protagonista forte, ma senza riuscirci. L'unico personaggio che ho trovato davvero interessante è stata Valerie al punto da farmi pensare che la storia sarebbe stata molto più avvincente se fosse stata raccontata da una biglietto-bianco e non una biglietto-blu. Troppi personaggi fantasma, troppe informazioni mancanti, troppi buchi di trama in un libro così breve! Per non parlare poi della carbonara con i funghi... Due stelle solo perché l'idea di fondo è interessante.
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