Viaggio della speranza, ma non stiamo parlando di barconi a Lampedusa ieri, oggi, domani; stiamo invece parlando dei primi del novecento, e delle navi che trasportavano centinaia di emigrati dal sud dell’Italia e non solo, verso l’America, Terra promessa che di promesse ne faceva tante e ne manteneva poche. Lina si trova a dover lavorare quasi a livello di schiavitù. Pensate all’aneddoto, che sembra ridicolo, quando trova il lavoro da sarta, deve portarsi la sedia da casa, altrimenti il padrone le trattiene dallo stipendio, già da fame, anche l’affitto della “sua” sedia. Comunque Lina è forte ancorché menomata, resiste, lavora, s’innamora e si sposa con Giacomo; arrivano anche le lotte operaie, c’è anche lei, nella rivolta delle ventimila, e fu anche sua la vittoria nel dicembre del 1910. Le sfortune però non sono finite, vive il famoso incendio, l’incontro con la mafia, che più drammatico non si può pensare. L’epilogo non lo racconto ma si può tranquillamente immaginare, perché la storia non è complessa, è semplice e anche intuitiva, nel senso che conosciamo come sono andate centinaia di storie di emigrazione come questa e nello stesso periodo. Un’ondata di razzismo percorre l’America e New York in particolare, figlia della crisi economica. Ecco, non impariamo niente, la storia si ripete di continuo, forse un libro come questo di Silvia Pattarini, come direbbe un emigrato dell’epoca, ci può finalmente “imparare” qualcosa.
Lina ha poco più di vent'anni. Per sfuggire alla miseria lascia la sua Valtrebbia, si imbarca sulla Prinzess Irene per New York, inseguendo il sogno di una vita migliore. Il viaggio in mare aperto non è confortevole ma pieno di insidie e di pericoli. Il 25 febbraio 1904 sbarca a Ellis Island - L'isola delle lacrime. Dopo umilianti controlli l'attende la estenuante ricerca di un lavoro, la non facile esistenza da cittadina americana. Non sa ancora cosa il destino ha in serbo per lei e per chi le sarà a fianco: affronta le contraddizioni di un grande paese, la lotta per i diritti della donna, lo sfruttamento del lavoro minorile. Troverà l'amore della sua vita, ma dovrà pagarlo a caro prezzo.
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Anno edizione:2021
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ANGELO GAVAGNIN 22 luglio 2015
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Questo libro mi ha colpita sin dalla sua premessa; un aneddoto in cui l’autrice scopre, tra numerose carte custodite in un cassetto dalla nonna, un biglietto di quando la stessa, a bordo di una nave, ha fatto ritorno dall’America, terra di promesse e di speranze, a volte miseramente infrante. Mi ha fatto pensare che la fantasia è uno strumento meraviglioso grazie al quale, un piccolo pezzo di carta, può ispirare un argomento su cui sviluppare un intero romanzo, può condurci nel passato e farci provare esperienze ed emozioni che, pur non facendo parte del nostro diretto vissuto, affondano le proprie radici nella storia dei nostri avi, segnando pertanto, in qualche maniera, anche le nostre vite. Il racconto ha come protagonista Lina, una giovane donna dalle umili origini, che tenta di migliorare la propria condizione raggiungendo la sorella, emigrata qualche anno prima in America. La storia si snoda nel lasso di una ventina d’anni, periodo in cui, la ragazza ingenua e timorata di Dio, subirà una serie di eventi, alcuni dei quali particolarmente tragici, che ne fortificheranno il carattere e lo spirito. Ci si affeziona a questa donna, si gioisce e si soffre con lei anche se, a volte, le sue vicende sono destinate a passare in secondo piano dinnanzi alla precisa e minuziosa descrizione del contesto storico in cui le stesse si svolgono. Per essere in grado di raffigurare, in tale maniera efficace e realistica, le numerose e tangibili difficoltà e discriminazioni che l’immigrato italiano era destinato a incontrare nel paese ospitante, devo supporre che l’autrice, a meno che non sia particolarmente erudita sull’argomento, abbia dovuto svolgere un approfondito lavoro di ricerca. Fantasia e documentazione; ecco, dunque, gli ingredienti principali che hanno consentito l’elaborazione di questo delizioso romanzo che si lascia leggere con la leggerezza di una favola pur, tuttavia, rappresentando un valido ed esaustivo documento di uno dei periodi che hanno maggiormente inciso sulla storia del nostro paese.
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Biglietto di Terza Classe è un romanzo estremamente pregno di contenuti. Il titolo è abbastanza fuorviante, nel senso che, almeno per quanto mi riguarda, sembra rimandare a una storia incentrata sul racconto di viaggio di emigranti italiani verso gli Stati Uniti. Le prime pagine confermano questa previsione, inquadrando la storia appunto all'inizio del ventesimo secolo, con le protagoniste impegnate nel viaggio della speranza che dalla misera vita di campagna le condurrà alla "Merica", la terra delle opportunità. Ma procedendo con la lettura scopriamo che le vicende vanno ben oltre la semplice traversata dell'oceano e che abbracciano un arco di tempo molto esteso e ricco, come dicevo all'inizio, di sviluppi interessanti. Lo stile della narrazione è uno degli aspetti che mi ha colpito maggiormente, e in senso positivo. Per tutte le 180 pagine del romanzo l'impressione, se me lo concedete, è quella di trovarsi seduti davanti al caminetto e di ascoltare la storia raccontata dall'autrice, allo stesso modo in cui potrebbe accadere con una bella favola. Il linguaggio è molto informale, colloquiale, quotidiano, il che risponde certamente alla necessità di coerenza rispetto allo status sociale dei protagonisti, ma porta anche il beneficio di cui sopra. Perché questa leggerezza stilistica, questa semplicità sintattica e lessicale, favoriscono l'interesse verso la storia, senza appesantirla, anzi accendendo il desiderio di proseguire per sentire che cosa succede. Alla ricchezza di contenuti corrisponde inoltre una ricchezza di tematiche non indifferente. L'autrice ha, tra i suoi obiettivi, il chiaro intento di portare il lettore a riflettere. Passiamo dalla condizione misera dei migranti italiani al "razzismo" che essi devono subire nel Nuovo Mondo, dallo sfruttamento dei lavoratori alla piaga della mafia, allo sfruttamento minorile e femminile. Si possono individuare chiaramente diverse fasi nel romanzo, corrispondenti a momenti della vita della protagonista che si intrecciano con fasi storiche descritte proprio attraverso i suoi occhi. Appare evidente anche il ricco e accurato lavoro di documentazione che l'autrice deve aver sostenuto. Senza offesa per la stessa, la cui età anagrafica ovviamente non è compatibile con quanto sto per affermare, si ha quasi l'impressione che descriva luoghi ed episodi come se li avesse vissuti di persona. In alcuni momenti sono arrivato ad immedesimarmi con i protagonisti a tal punto da provare angoscia, la stessa che deve colpire un qualunque migrante nel momento in cui raggiunge una nuova terra nella quale non conosce nessuno, e senza capire una parola della lingua, per di più. Concludo con tre piccole osservazioni critiche. La prima riguarda l'introduzione di riferimenti storici: in alcuni casi l'autrice non ha saputo amalgamarli bene con la storia e si è lasciata trascinare nel tunnel della semplice esposizione di fatti alla "libro-di-storia", con uno stile che si staccava dal resto della narrazione e che risultava molto più freddo e asettico. Altra pecca è l'eccessiva facilità con cui si cambia il punto di vista della narrazione: soprattutto verso la fine del romanzo, entriamo da un attimo all'altro nella testa di personaggi diversi dalla protagonista e questo, a mio parere, è un aspetto che disturba e che andrebbe migliorato. Infine, con riferimento al linguaggio colloquiale di cui parlavo all'inizio. capita in due o tre occasioni che questo scivoli in costruzioni grammaticali a dir poco traballanti. Una, in particolare, mi ha fatto storcere il naso, ma sono certo che si sia trattato di una svista in fase di editing e non ho quindi modificato il mio parere positivo sul romanzo nel suo complesso. In sintesi, Biglietto di Terza Classe è un romanzo che regala molto più di ciò che, dalla copertina e dal titolo, promette. Una lettura che consiglio, anche solo per trasferirsi per qualche ora in un mondo e in vicende del passato recente, ricostruite abilmente dall'autrice.
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