Un lavoro distante dal Bob Weir che siamo stati abituati a conoscere. Il risultato finale è un disco che affida molta della sua fascinazione a un suono stratificato, non certo spoglio, che non cerca la facile emulazione folk di uno Ian Tyson o Tom Russell, due maestri dell'argomento. Non è un caso che ci siano i due fratelli Dessner, dei The National, fra i protagonisti: il suono ha un vago sentore indie che lo denuda dal western e dal country, lasciando le suggestioni ai testi e a certi strumenti. E' una scelta di Bob Weir, che non condivido pienamente. Queste cose, delicate, quest'epica di cielo e di spazi, bisognerebbe lasciarla fare a chi la sa fare, vedi i The Pines di quest'anno, e per un rocker come Weir, non sempre il risultato risulta vincente. "Blue Mountain" è suscettibile, proprio per la complessità del suono, di miglioramenti, ascolto dopo ascolto, ma al momento, per me, rimane un tentativo riuscito a metà. Non è affatto brutto, ma certe insistenze sonore, certe atmosfere create ad hoc per dare un tono di epicità, di prateria, di spazio, alle canzoni, non sempre sono azzeccate. Ma chi sono io per giudicare le scelte di uno che ha fatto la storia della musica, come Bob Weir? Ben venga, quindi, questo viaggio nel tempo, per uno che si porta sulle spalle un'eredità musicale ingombrante e importante. Disco da scoprire lentamente.
Blue Mountain
Bob Weir pubblica il suo nuovo album da solista per Legacy Recordings, Sony Music… più conosciuto sicuramente quale cantante e chitarra ritmica del gruppo statunitense dei Grateful Dead! E la prima volta in 10 anni che Weir pubblica un album con materiale completamente inedito avvalendosi di collaboratori di enorme prestigio quali: Josh Kaufman quale produttore. Collabora alla scrittura dei brani con il grande Josh Ritte oltre alal partecipazione di Aaron Dessner e Bryce Dessner alla chitarra e Scott Devendorf al basso.
Oltre ai nomi citati abbiamo anche Ray Rizzo (drums, harmonium, harmonica, backup vocals), Joe Russo (drums), Jon Shaw (upright bass, piano), Rob Burger (keyboard, accordion, tuned percussion), Sam Cohen (electric guitar and pedal steel), Nate Martinez (guitars, harmonium, backup vocals), Jay Lane (drums, vocals), Robin Sylvester (upright bass, vocals, hammond organ) e Steve Kimock (Lapsteel). I cori sono dei The Bandana Splits, con Annie Nero, Lauren Balthrop e Dawn Landes. Dan Goodwin è l’eccellente ingegnere del suono.
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Disco 1
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