Bonbon Robespierre. Il terrore dal volto umano - Sergio Luzzatto - copertina
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Letteratura: Italia
Bonbon Robespierre. Il terrore dal volto umano
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Descrizione


Per tutti noi, dire "Robespierre" equivale a dire Maximilien Robespierre, e significa Rivoluzione francese, giacobinismo, Terrore, ghigliottina. Robespierre è il personaggio più studiato dell'intera epoca rivoluzionaria, e non senza ragioni. La sua biografia contiene un po' tutto della Rivoluzione francese, le virtù e gli eccessi, le meraviglie e le miserie, i valori e i disvalori. Ma dire "Robespierre" vuoi anche dire il fratello minore della famiglia, Augustin. Per gli amici: Bonbon. Un personaggio di cui non si trova traccia nella maggior parte dei libri di storia della Rivoluzione, se non là dove si parla del 28 luglio 1794: il giorno del Termidoro in cui entrambi i fratelli Robespierre vennero condannati a morte. Eppure, Augustin ebbe lui stesso un ruolo significativo nella Rivoluzione. Fu a sua volta un uomo di legge, un militante giacobino in provincia, un deputato della Montagna. E fu a sua volta un terrorista. Ma lo fu in maniera diversa da Maximilien. Non fu un terrorista di scrivania, un burocrate della ghigliottina. Augustin fu un terrorista di terreno: dal profondo nord al profondo sud, percorse in lungo e in largo la Francia della Rivoluzione. E a forza di guardare in faccia il Terrore comprese che soltanto arrestando la metastasi della violenza si poteva preservare qualcosa delle conquiste rivoluzionarie, liberté, égalité, fraternité. Soltanto terminando la Rivoluzione si poteva salvarla.

Dettagli

22 settembre 2009
121 p., Brossura
9788806199647

Valutazioni e recensioni

  • M.ALESSIA SPARTA'

    Non è una storia minore quella che sposta il punto di vista dal "protagonista" ad altri, non è una storia "sbagliata" quella che ai fatti noti sostituisce le volontà, le parole, i gesti di chi la pensava diversamente. Non è neppure un'altra storia. È la luce che cambia, dando nuova prospettiva è diversa profondità, alle cose che poi sono andate come abbiamo imparato a sapere. La storia con i "ma" si può fare perché serve a guardare al futuro senza false certezze, finzioni, assiomi.

  • Diana ZANNI

    Il tema è curioso, il libretto molto breve e in generale non rimpiango di averlo letto. L'impressione, però, è che si potesse dire lo stesso in metà spazio, solo che non ci scappava un libro.

Conosci l'autore

Foto di Sergio Luzzatto

Sergio Luzzatto

1963, Torino

Insegnante di Storia moderna all'Università di Torino. Laureato alla Scuola Normale Superiore di Pisa, ha svolto un dottorato presso la Scuola Superiore di Studi Storici di San Marino. Successivamente è stato docente presso l'Università di Genova e l'Università di Macerata. Studioso della Rivoluzione francese, ha scritto inoltre di storia italiana fra Otto e Novecento, concentrando la sua indagine in particolare sul revisionismo in materia di resistenza e lotta partigiana. Il suo saggio Bonbon Robespierre (Einaudi 2009) ha vinto la tredicesima edizione del Premio letterario città di Bari nella sezione saggistica. Fra le sue pubblicazioni ricordiamo L'autunno della Rivoluzione (1994), Il corpo del duce...

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