Un ragazzo che non è né bambino né adulto, il suo travagliato ingresso nell'adolescenza, l'essere usato e l'usare l'altro ancora in modo non completamente cosciente, la ricerca dell'approvazione. Tutto questo è il racconto di Zweig che, con la sua ottima prosa, da forma scritta al turbinio delle emozioni e dei tormenti di un ragazzo. Ingannato nella sua innocenza, percepisce un segreto da adulti e pensa che capendolo, carpendolo, estorcendolo lascerebbe indietro il suo io bambino diventando finalmente uomo. A dispetto di qualsiasi tattica attui, il segreto non lo comprende appieno; intuisce solo vagamente alcune delle sue implicazioni. Questo gli farà perdere un po' della propria innocente fanciullezza e acquisire quella malizia che, in un modo o nell'altro, accompagna chiunque nella maturità. Perché l'ingresso nell'età adulta non è un passaggio netto, ma un viaggio interiore fatto di cambiamenti progressivi di fronte al disincanto della realtà, che dev'essere guidato con cura per non perdersi nella disillusione.
Un bruciante segreto
Un gorgo di forze trascinerà Edgar, inquieto dodicenne in convalescenza nella stazione climatica del Semmering, dall'iniziale sete di amicizia al dubbio, al disinganno e all'odio: odio per una madre frivola e bugiarda e per il suo subdolo corteggiatore che, fingendo di essergli amico, vuole soltanto servirsi di lui. Un intrico di sentimenti, quello di "Bruciante segreto", che somiglia al sottobosco di rovi in cui Edgar - fuggito dalla stanza dove era stato rinchiuso - si acquatta inseguendo col fiato grosso la coppia stretta in un abbraccio tanto intimo da gettare sul sentiero un'unica ombra sotto i raggi della luna. Una sorta di sadico crescendo innerva questo dramma, di cui sono protagonisti un attraente e annoiato barone, la non più giovane eppur piacente consorte di un avvocato di successo della Vienna ebraica e un ragazzino cagionevole che, nel giro di pochi giorni, attraversa le dolorose stazioni di un rito di passaggio: quello che suggellerà il suo ingresso nel mondo degli adulti, a prezzo di cicatrici indelebili.
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Autore:
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Traduttore:
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Anno edizione:2007
Recensioni pubblicate senza verifica sull'acquisto del prodotto.
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alias_Riccio 30 ottobre 2024L'adolescenza ai tempi della belle époque
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Ilaria Baigueri 15 gennaio 2009
Un piccolo libro, molto veloce nella lettura, ma ricco, richissimo, di sentimenti, sfumature, passione. Edgar è un ragazzino di dodici anni che viene travolto da un sentimento d'amore incondizionato: un adulto, un barone, che gli rivolge la parola e stringe amicizia con lui, che è solo un bambino. D'ora in avanti non vorrà che uscire da questo suo stato per entrare - finalmente - nell'età adulta! Purtroppo le attenzioni nei suoi confronti non sono sincere e, presto, Edgar vedrà sfociare quest'iniziale ardente passione per il barone in odio allo stato puro, sfiducia nei confronti della madre (reale obiettivo del barone) e rabbia per gli adulti che si prendono gioco di lui. Tra loro c'è qualche segreto che non vogliono svelarmi. Un segreto che io debbo scoprire a ogni costo. Trovo la scrittura di Zweig veramente efficace e coinvolgente: descrive alla perfezione i mutamenti dell'animo di Edgar e degli altri due personaggi principali (il barone e la madre di Edgar).
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