La camera azzurra

Ripercorriamo la storia extraconiugale tra Antoine Falcone, uomo di origini italiane, sposato con Gisele e padre di Marianne, e Andrée Fornier, sposata Despierre, attraverso i diversi interrogatori a cui Tony viene sottoposto prima della sentenza. Ma perché il nostro protagonista si trova in prigione? La maestria di Simenon sta nel mantenere alta la curiosità del lettore, che viene accompagnato attraverso le pagine da un dialogo che ancora risuona in quella camera azzurra e viene percepito in modo diverso dai due amanti. La stella in meno? Ho odiato il protagonista: vittima degli eventi, incapace di assumersi seriamente le responsabilità nonostante le sue azioni apparentemente facciano trasparire altro.

Ho letto questo libro per uscire dal blocco, intenso, pochi personaggi e una storia densa. Fino all‘ultimo e tuttora che l’ho finito, non sono riuscita a distinguere il vero dal non vero.

La camera azzurra è il ritratto asciutto e implacabile di un uomo comune travolto da una passione che non comprende fino in fondo. Simenon racconta, con stile essenziale, come una relazione extraconiugale possa trasformarsi lentamente in una trappola mortale. Tony Falcone non è un criminale, ma nemmeno innocente: è un uomo qualunque, incapace di scegliere, che finisce per pagare il prezzo di ambiguità, silenzi e debolezze. Una tragedia quotidiana, tanto semplice quanto disturbante.