Maj Sjowall e Per Wahloo ci regalano un buon romanzo che non possiamo definire un giallo a tutti gli effetti, poiché ne "La camera chiusa" le tematiche sociali prendono il sopravvento sullo svolgimento dei crimini. Alla luce di ciò questo romanzo può deludere le aspettative degli amanti del genere: i crimini non sono in primo piano e la soluzione dell'omicidio avvenuto nella stanza chiusa può apparire banale, tuttavia esso è scritto in maniera scorrevole ed accattivante, non manca di ironia, insomma un libro che vale la pena di leggere!
La camera chiusa
È una giornata assolata a Stoccolma e in una banca del centro riesce una rapina solitaria. Autore, sembra, una donna giovane. Questa, in fuga con il ricco bottino, ha fulminato con un colpo di pistola il solito che cercava di fare l'eroe. "Bulldozer" Olsson, entusiasta ed accanito procuratore, è sicuro che il colpo sia parte di un elaborato piano criminoso. Dietro questa ipotesi sguinzaglia la squadra speciale. Lo stesso giorno, Martin Beck, appena uscito da una lunga convalescenza e moralmente a pezzi come il suo matrimonio, da solo, senza i suoi, inizia a indagare su uno strano fatto. Un cadavere è stato rinvenuto in un monolocale: un anziano indigente, una pallottola gli ha spaccato il cuore. La camera è internamente chiusa, e il caso si avvia ad essere frettolosamente archiviato come suicidio; ma allora, dov'è l'arma? Metodico, implacabile e triste, mentre gli altri elaborano trappole clamorose, Martin affronta l'enigma da camera chiusa. Nessuno crederebbe che la rapina e il cadavere misterioso siano le due facce dello stesso imbroglio. Solo lui e forse perché si sente anch'egli dentro una camera chiusa. Per chi volesse conoscere cosa sia davvero «il poliziesco procedurale» e perché Sjòwall e Wahlòò ne sono considerati il re e la regina, questo nuovo romanzo della serie è la lettura adatta. C'è il coro rumoroso dei poliziotti, con le loro capricciose personalità; c'è la galleria variegata dei personaggi; e c'è la razionalità di un'indagine dalla logica metodica.
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Autore:
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Traduttore:
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Collana:
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Anno edizione:2010
Recensioni pubblicate senza verifica sull'acquisto del prodotto.
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ROSSELLA ROMEO 10 dicembre 2011
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FLAVIO PACCHIAROTTI 11 novembre 2010
Il libro possiede tutti gli ingredienti per risultare un buon libro ma non decolla. Solo il finale ha un sussulto. Troppo spazio alle tematiche politiche e sociali rispetto al giallo. Alcune parti sembrano assolutamente non necessarie per determinare l'assassino del delitto
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