Ebbene sì, me li sono riletti tutti, con gran piacere: quello che mi ha colpito di più questa volta è stato Persuasione, dal quale mi aspettavo poco, e che ho invece trovato pieno di forza, grazie alla precisione con cui la protagonista riesce a cogliere la differenza fra il buono e l'apparentemente buono. Le buone maniere possono sembrare indicative, ma sono solo apparenze, e non significano altro che quello che sono: qualcosa che sembra buono, e può esserlo oppure no. Un'amica che sembra saggia viene ingannata più volte dalle apparenze e si ritrova a sbagliare nuovamente, perché crede a buone maniere dietro alle quali si nascondono freddezza ed egoismo: è subito perdonata dalla protagonista perché il suo errore, che a noi pare aver avuto conseguenze devastanti, è motivato dal vero affetto. Ed è così: spesso ci sbagliamo perché non riusciamo a vedere e a capire il significato di quello che ci si presenta, facciamo errori e solo la fiducia degli amici può perdonarci.
