Libotz giunge in un imprecisato villaggio della Svezia e fatica a entrare a far parte della piccola comunità in veste di avvocato, ma, dopo un inatteso aiuto, riesce a guadagnare quel tanto di prestigio sociale necessario a poter camminare a testa alta tra la gente. Tuttavia, una serie di circostanze del tutto indipendenti da lui lo pone nuovamente in una posizione scomoda, in cui sembra invischiarsi sempre di più nonostante gli sforzi che compia per uscirne. Sempre più nettamente si delineano le figure del locandiere Askanius e del capo della Polizia, l'uno in veste di vittima sacrificale e l'altro come tremendo burattinaio di un'operetta totalmente in balìa del suo capriccio. Libotz scoprirà infine che tutto ciò che socialmente aveva guadagnato era dovuto al fatto che per gli altri era un capro espiatorio, generava in loro un tale disprezzo che, pur nella loro condizione di infelici, a paragone con lui vedevano meno tragiche le loro sorti. Un messaggio nero, quello di Strindberg, da profondo conoscitore dell'animo umano, dove gli sforzi di un individuo, il suo impegno, non sortiscono alcun effetto sui preconcetti altrui. E ciascuno finisce per diventare ciò che gli pensano che sia.
Il capro espiatorio
Scritto nel 1906, Il capro espiatorio è l’ultimo romanzo di August Strindberg: una potente indagine sulla natura umana e sull’inafferrabilità dell’esistenza, che lo sguardo maturo dell’autore può finalmente contemplare con ironia e senza più amarezza.
«Libotz sorrise: questo modo spensierato di considerare uomini e vita, che era così seria per alcuni. Già, in verità, c’era una gran differenza nel destino delle persone, ma visto che ‘non si può spiegare’, doveva andare così.»
«Non leggo Strindberg per leggerlo, ma per posare la testa sul suo petto.» - Franz Kafka
«Libotz è l’anima schiacciata, il santo pazzo [...]. Una storia incredibilmente viva di frustrazione scritta in una prosa sorprendentemente fredda e minimalista.» - kkienpublishing.it
Il giovane avvocato Libotz è l'ultimo arrivato in una cittadina svedese sperduta tra le montagne, un tempo famosa stazione termale. Ora è un luogo spettrale, rifugio di pensionati, vedove e infermi, che trascinano la loro vita tra le vestigia inerti di un romantico passato. Timido e impacciato, Libotz ha difficoltà a trovare clienti per il suo studio, né riesce a evitare di rendersi ridicolo mentre tenta di allacciare una relazione con la giovane cameriera Karin. Straniero in un luogo ostile, portato ad accollarsi colpe non sue e a farsi schiacciare dal senso del dovere, sembra destinato a incarnare perfettamente il ruolo della vittima sacrificale, che infatti gli abitanti non tardano ad assegnargli. Scritto nel 1906, Il capro espiatorio è l'ultimo romanzo di August Strindberg, il terzo della 'trilogia della solitudine', iniziata con Solo e proseguita con La festa del coronamento: una potente indagine sulla natura umana, sulla tragica inutilità di qualsiasi tentativo di opporsi al destino, sull'inafferrabilità dell'esistenza, che lo sguardo maturo dell'autore può finalmente contemplare con ironia e senza più amarezza.
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Collana:
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Anno edizione:2023
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LuigiAmendola 10 febbraio 2024L'impenetrabilità della natura umana
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