La cavalcata dei morti

Primo (e finora unico) libro di Fred Vargas letto: l'ho tenuto sul comodino a lungo, perché ero sicura che non fosse niente di speciale. Invece si è rivelata una lettura assai piacevole: i protagonisti sono affascinanti e la trama incalzante. Bello e inaspettato anche il finale, pregio non da poco per un libro giallo.

In questo libro c'è la sintesi di tutto quello che si può trovare nei lavori di Fred Vargas: personaggi insoliti, descrizioni perfette, luoghi misteriosi, indagini solo apparentemente semplici risolte sempre con logica impeccabile. Ma qui troviamo anche l'amore dell'autrice per la Francia e per le sue tradizioni che fanno da sfondo alle indagini per omicidio svolte sotto la guida stralunata di Adamsberg. Le passeggiate tra i boschi dell'investigatore coinvolgono il lettore, che non può smettere di leggere per vedere come va a finire. Come spesso accade nei libri della Vargas, anche in questo caso troviamo atmosfere magiche, quasi esoteriche che rendono tutto più interessante e piacevole. In generale un ottimo giallo d'autore che si legge rapidamente e piacevolmente

Ho comprato questo libro invogliata dalle numerose recensioni positive e devo dire che non ha soddisfatto per niente le mie aspettative. La trama è abbastanza banale e i personaggi principali non entusiasmano. È scritto in modo superficiale senza sprecare parole su personaggi e situazioni che invece potrebbero risultare interessanti. Onestamente il libro è stato sul mio comodino per mesi perché ogni volta che riprovavo a riprenderlo in mano la noia aveva la meglio sulla mia volontà di finirlo; alla fine l'ho letto tutto ma non mi ha mai interessato.