Il cavaliere d'inverno

Paullina Simmins sicuramente fa ricerca storica e la espone anche discretamente bene, a parte quando si lascia andare a lunghe polemiche su strategie militari internazionali che non sono funzionali; o le incorpori nella storia o ci vai leggera secondo me. Quando queste polemiche sono più implicite e soprattutto funzionali alla trama invece ci siamo. La storia sovietica e specialmente del suo popolo, anche nel periodo della seconda guerra mondiale, non è una cosa che a scuola si fa bene, quindi qualche difficoltà a seguire l’ho avuta all’inizio perché era tutto nuovo per me, ma in generale non avevo mai capito cosa avesse significato il comunismo nel concreto per il popolo sovietico e per i popoli in cui lo ha esportato. Ora invece lo so. La storia d’amore? Bello il messaggio di due persone che così giovani attraversano tutte queste avversità e riescono ancora ad amarsi e stare insieme. Ma ci sono scene discutibili? Assolutamente sì. Alexander ha tratti tossici? Assolutamente sì. Io sarei scappata a gambe levate appena questo si fosse avvicinato. L’autrice secondo me avrebbe dovuto contestualizzare e condannare di più laddove doveva essere fatto anziché far passare anche i comportamenti più tossici per normali. Questo è un giudizio che riguarda tutta la trilogia. Potete leggerlo se volete, ma meglio che siate più adulti per capire che non tutto quello che si fanno i protagonisti tra loro qui è normale. Un po’ più di progressismo da parte di Paullina e di riflesso da parte dei suoi personaggi, tanto svegli e all’avanguardia da fare quello che poi hanno fatto (senza spoiler), sarebbe stato gradito, possibile e necessario.

Questo libro mi ha davvero fatto passare di tutto: dall’emozione, ai pianti, alla felicità… veramente mi ha fatta impazzire. Mi sono riuscita ad immedesimare subito dai primi capitoli e mi sembrava di essere entrata davvero nelle pagine. Ho potuto percepire ogni singolo dettaglio della storia grazie alla bravissima scrittrice Paullina Simons, la sua scrittura mi ha fatto vivere un sogno ad occhi aperti. Consiglio pienamente questo libro perché permette di vivere il gelo, l’inverno e l’amore durante una guerra interminabile. Bellissimo!

Uno dei miei romanzi preferiti. Storia stupenda, drammatica e coinvolgente; difficile interromperne la lettura.