Compositore fiammingo. Fu al servizio dell'imperatore Carlo v, al cui seguito viaggiò a lungo in Spagna, in Italia, in Austria e in Germania. Di lui ci sono rimasti 10 messe, 8 magnificat, circa 160 mottetti, una sessantina di chansons e 1 madrigale. Tardo rappresentante della grande tradizione contrappuntistica medievale fiamminga, G. resistette alle nuove tendenze rinascimentali verso una minore densità polifonica e una maggiore trasparenza formale, arrivando ad impiegare, nella Missa tempore paschali, fino a dodici voci. La sua musica esercitò in ogni caso straordinaria influenza sui compositori contemporanei sia prima sia dopo la sua morte. Ancora nel 1610 Monteverdi parodiò un suo mottetto nella messa In illo tempore.