Direttore d'orchestra e compositore. Fino al 1929 fu all'Opera di Montecarlo (dove diresse fra l'altro, nel 1925, la prima mondiale di L'enfant et les sortilèges di M. Ravel); poi passò alla Scala. Qui colse nel 1930 un memorabile successo in Tristano e Isotta, la cui interpretazione (fatta conoscere anche al Festival wagneriano di Bayreuth nel 1939) costituisce forse l'esempio maggiore della sua arte direttoriale, agguerritissima sul piano tecnico (orecchio, memoria) e incline alle preziosità coloristiche e alle forti tensioni dinamiche. Fu tra i più grandi interpreti di Wagner, Verdi (soprattutto delle opere più tarde), Boito, Puccini e degli impressionisti. Compose l'opera Il macigno (1917) e, tra l'altro, 3 poemi sinfonici, fra i quali Juventus (1919).