Cerchi stropicciati
I "Cerchi stropicciati" di Raffaele Nacchiero sono caratterizzati da un fervore intenso e un linguaggio incisivo, che si alterna tra sarcasmo tagliente e aspra polemica. Nelle prime sezioni, emerge la sensazione di una passione a lungo repressa che esplode con forza, creando un intreccio formale tra inni ed elegie, arricchito da sarcasmo e improvvisi slanci, seguiti da bruschi arresti. Nelle sezioni successive, la vigorosa energia poetica lascia spazio a toni più lirici. Il tormento esistenziale trova sollievo solo nella scrittura, con l'esistenza percepita come "dubbia" e lo "spirito" descritto come "serpente" in una spirale di emozioni intense. Tuttavia, emerge un senso di riscatto, un barlume di speranza che contrasta con la negatività precedente, evocando un "prodigio degli astri" e la "speranza di un Dio". La sezione finale, intitolato "Cerchio speranzoso", invita alla dimenticanza redentrice: "Si affreschi con pennellate d'oblio il nostro corpo caldo". Pur riconoscendo che il mondo resta "una pietanza sporca senza ricetta", si raggiunge una consapevolezza serena: "non c'è segreto nelle azioni se non ha radici nell'amore". Prefazione di Silvio Raffo.
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Anno edizione:2024
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In commercio dal:30 maggio 2024
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