Questo libro è stata una sorpresa totale: pensavo di trovarmi davanti al solito fantasy con vampiri e atmosfere dark, invece mi sono ritrovata dentro una storia colta, intensa, piena di riferimenti al mondo classico e di personaggi complessi. Piccolo accenno alla trama: In Absinthe ci troviamo in una Londra dove Julian, vampiro, e James, demone, cercano di sopravvivere tra sensi di colpa, arte e oscurità, mentre una figura misteriosa, Jago, muove nell’ombra contro di loro. In Champagne invece l’ambientazione si sposta tra Roma e la Grecia; Julian e James sono cambiati, e l’arrivo di Antiochas porta con sé una famiglia di vampiri millenari, gli Xantos, devoti a dèi antichi e consumati da rivalità feroci. Cassandra e Kleopas trascineranno i protagonisti in una tragedia greca moderna, dove ogni scelta ha un prezzo e ogni alleanza è un rischio. Tornando alla recensione: Champagne ha superato completamente le mie aspettative. Non leggo spesso questo genere perché (mi dispiace tantissimo dirlo) non è semplice trovare storie di questo tipo che non scivolino nella superficialità. Non è un libro facile da categorizzare, ma più che fantasy e romance qui siamo in pieno dark academia: non ci sarà un college in stile Attimo Fuggente, ma al centro c’è la cultura, sia nel modo in cui i personaggi la vivono che nel modo in cui evolve lungo la storia. Tale aspetto si riflette anche sullo stile, molto curato e costellato di aggettivi ricercati (che a me sono piaciuti tantissimo e che arricchiscono molto il sentimento trasmesso). Il ritmo è ben calibrato, le informazioni arrivano al momento giusto senza spiegoni inutili di worldbuilding; tutto si internalizza gradualmente. Ci sono un'enorme introspezione e un'attenzione scrupolosa alla psicologia dei personaggi, che restano verosimili anche nella loro irrazionalità. Trovo necessario spendere una parolina anche per le illustrazioni e gli overlay, che sono stupendi🥹 E per concludere: Julian è un grandissimo smash (e non elaborerò).
Champagne
Panta rei, tutto scorre. Anche un vampiro immortale come Julian Faustus Ravensward è soggetto al divenire, e Antiochas Laskaris, un intellettuale greco che gli fornisce la tragedia perfetta per inaugurare il suo nuovo teatro a Roma, è lì per ricordarglielo. Antiochas, però, è sottomesso a un legame con la famiglia Xantos a cui non può sottrarsi. La tragedia familiare shakespeariana si tinge della follia e della hybris di quella greca con l'entrata in scena degli Xantos, vampiri millenari ancora dediti agli dèi e plasmati da secoli di rancori personali e lotte di potere. Cassandra Xantos e il fratello rivale Kleopas, esiliato da lei nella città eterna, sono pronti a farsi la guerra e ognuno di loro ha già messo gli occhi sul proprio campione. E se Cassandra guarda con brama al potere oscuro che ancora alberga nel cuore di Aida, Kleopas cerca in Julian e nel clan inglese i suoi più validi alleati. Julian accetterà di scendere a compromessi con gli Xantos? E quale sarà in tutto questo il ruolo di chi aveva tirato le fila fino a quel momento, Jago? E James? Dove si trova James? I protagonisti di Absinthe calcano il palco di questo secondo volume in una veste nuova, attori di una tragedia greca dalle tinte oscure e dissacranti che incanteranno il lettore dalla prima all'ultima battuta.
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Anno edizione:2025
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Jlenia (@libri.di.jlenia) 24 novembre 2025Quello che succede quando Shakespeare incontra i vampiri.
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