"Regista e coreografo statunitense. Per il gusto sontuoso dei suoi «quadri viventi» (composti a volte da centinaia di ballerine), la cura dei particolari anche minimi, il senso infallibile del ritmo (calcolato all'interno di una sola inquadratura o prodotto da una serie di inquadrature) influenza grandemente il musical hollywoodiano degli anni '30 e '40. Ai suoi numeri di danza (famosissima quella dei violini in Quarantaduesima strada, 1933, di L. Bacon) devono molto tutti i registi di musical e soprattutto G. Kelly (lanciato da B. in For Me and My Gal, Per me e la mia ragazza, 1942). Nei film che ha diretto da solo (Donne di lusso, 1935; Piccoli attori, 1939; Musica indiavolata, 1940; Facciamo il tifo insieme, 1949) ha usato la mdp con classica sobrietà e rigore. Alcune sue costanti figurative (moltiplicazione all'infinito di una stessa immagine, riproduzione deformata e iperbolica degli oggetti) sembrano anticipare la pop art."