Virgin Mountain (DVD)

Virgin Mountain, che presenta una storia semplicissima e intimistica, ha il merito di rimettere al centro del cinema non di genere un uomo. In questi ultimi anni si è sempre raccontato vicende quotidiane dal punto di vista femminile, spesso additando l'uomo come artefice della sua stessa crisi, e addossandogli colpe, volgarità e meschinità varie. Qui il punto di vista adottato è diverso e ce lo sottolineano tutte le situazioni che l'uomo è chiamato ad affrontare e che dribbla in modo esemplare. Tutto ciò perché Virgin mountain senza ammiccare al realismo magico è in realtà una piccola favola a lieto fine, che ci racconta un percorso di trasformazione e soprattutto perché che si concede una chiosa diversa da quelle classiche delle commedie. Stitlisticamente, il film, che a prima vista potrebbe essere imparentato con quello flemmatico della scandinavia, presenta anche molte affinità con il cinema inglese alla Ken Loach.

Buon film, adatto soprattutto per Cineforum e dibattiti

Il film è lento, ma lentamente il protagonista fa nascere in chi guarda un atteggiamento bonario, ma non pietoso. Da un inizio col sorriso (dopo il titolo appare lui, il Grande vergine (anche nei sentimenti, come riveleranno le sue azioni) prende forma un universo di gesti semplici farciti di azioni calme e posate. Alla lentezza del film fa specchio la calma (fisica e caratteriale) del protagonista e non poteva essere altrimenti.