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Anno edizione:
Anno edizione: 1988
Anno edizione:
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Premi
1976 - David di Donatello - Miglior attore straniero - Nicholson Jack
1975 - Oscar [Academy Awards] - Miglior attore - Nicholson Jack
1975 - Oscar [Academy Awards] - Miglior attrice - Fletcher Louise
Recensioni pubblicate senza verifica sull'acquisto del prodotto.
Un eccezionale Jack Nicolson, che per sfuggire al carcere si finge pazzo. Internato all'ospedale di psichiatria, con il suo atteggiamento anticonformista mette in subbuglio il reparto, ma purtroppo ne subisce le penose conseguenze. È un film strepitoso da vedere assolutamente!!!!
Film del 1975 diretto da Milos Forman basato sull'ominimo romanzo di Ken Kesey ed entrato nella storia del cinema per essersi aggiudicato 5 Oscar nelle categorie principali di Miglior Film, Miglior Regia, Miglior Attore, Miglior Attrice e Miglior Sceneggiatura Non Originale. Un cast incredibile con Jack Nicholson nel ruolo di protagonista e il dottor Spivey, interpretato da Dean R. Brooks,era un vero psichiatra dell'ospedale in cui venne girato il film. Un film stupendo che non può lasciare indifferenti e con un finale difficile da mandare giù..
Sì, decisamente la miglior interpretazione maschile della storia del cinema, al pari di pochissime altre...o forse non è neanche un'interpretazione...è semplicemente quel figlio di buona donna di Jack (alias R.P. Mc murphy), che ci dà la sua visione sull'umanità, sugli uomini, sulla felicità, su cosa è giusto e cosa è normale e su cosa non lo è, sulla vita. Un attore capace di riversare su pellicola il proprio vissuto (aveva da poco scoperto che quella che credeva sua sorella era in realtà sua madre, rileggetevi la biografia di Nicholson). Questo non è recitare, è amare ed incarnare l'essenza dell'Uomo, è arte e sopravvivenza, bello e necessario...ripensare ai dialoghi col mostro-infermiera, con gli altri ospiti del manicomio, con i custodi, i medici, le prostitute, l'amico Grande Capo...apprezzare le convulsione date dall'elettroshock...è ovvio che alla fine l'indiano si senta "forte come una montagna", tanto da spaccare ogni cosa e "portarlo via con sè"...mac non può morire nè restare in gabbia, ma corre via con passo sicuro e cadenzato a tempo di tamburo, perchè è ormai puro spirito, è dentro l'amico caro così come dentro lo spettatore aperto verso di lui e verso il significato di questa nostra esistenza sul pianeta Terra. Grazie, maestro Jack.
Recensioni
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