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"Il ladro di orchidee" (titolo originale "Adaption") a me personalmente è piaciuto, ma sicuramente la parte finale del film mi ha lasciato un pò di amaro in bocca, a causa di quel costume tipicamente americano di voler a tutti i costi strafare, cercando il colpo ad effetto, cercando sempre di far vivere tutti "felici e contenti"... Tra l'altro, ciò è spiegato molto bene in questa pellicola (dove si racconta la storia della sceneggiatura del film nonché dello sceneggiatore stesso e dei personaggi ai quali si è ispirato) e, proprio per questo motivo, credo che quel tipo di finale sia stato voluto... La prima parte del film e buona della seconda viaggia a livelli altissimi, e parlo di poesia, di brividi, di romanticismo, di disperazione, di solitudine, di voglia di vivere e non vivere, di essere e non essere, di amare e non amare... L'idea di come trasporre sul grande schermo la storia (tratta dal romanzo omonimo di Susan Orlen), già di per sé originalissima, è geniale e su questo non ci piove: la sceneggiatura candidata all'Oscar meritava sicuramente la statuetta che invece è stata data a Chris Cooper come miglior attore non protagonista. Nicolas Cage, che qui si sdoppia, pur migliorando rispetto ad altre sue pessime interpretazioni precedenti, non mi ha convinto del tutto, mentre Meryl Streep è perfetta, come sempre, e un pò più sexy del solito... Che dire di lei?.. Che con uno stesso sguardo può passare da una donna romantica e sensibile ad un'altra fredda e cinica: è un Attrice con la "A" maiuscola.
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