L’articolo è stato aggiunto alla lista dei desideri
Cliccando su “Conferma” dichiari che il contenuto da te inserito è conforme alle Condizioni Generali d’Uso del Sito ed alle Linee Guida sui Contenuti Vietati. Puoi rileggere e modificare e successivamente confermare il tuo contenuto. Tra poche ore lo troverai online (in caso contrario verifica la conformità del contenuto alle policy del Sito).
Grazie per la tua recensione!
Tra poche ore la vedrai online (in caso contrario verifica la conformità del testo alle nostre linee guida). Dopo la pubblicazione per te +4 punti
Tutti i formati ed edizioni
Promo attive (0)
Ogni atto di gentilezza e rispetto può davvero causare miracoli
«Miracolo è la parola giusta da usare, per sintetizzare lo straordinario equilibrio tra intenzioni e realizzazioni, tra semplicità della messa in scena e poesia della recitazione e dei dialoghi» – Il Corriere della Sera
«Riso e commozione sono da sempre colori presenti nella tavolozza di questo magnifico pittore di cinema, ma di rado capita di vederli così ben distribuiti sulla tela dello schermo» – La Repubblica
«Le Havre è nato da questa disposizione d'animo, dalla scelta di affrontare un tema serio e grave come l'immigrazione, con la doppia lente della favola ironica e della passione cinefila» – La Stampa
Marcel Marx, ex scrittore e noto bohémien, si è ritirato in una sorta di esilio volontario nella città portuale di Le Havre, dove sente di aver costruito un rapporto di maggiore vicinanza con la gente, che serve praticando l'onorevole ma poco redditizio mestiere del lustrascarpe. Abbandonata ogni velleità letteraria, vive felicemente dividendosi tra il suo bar preferito, il lavoro e la moglie Arletty, quando all'improvviso il destino mette sulla sua strada un piccolo profugo arrivato dall'Africa. Con Arletty gravemente ammalata e costretta a letto, ancora una volta Marcel deve affrontare il freddo muro dell'indifferenza umana armato solo del suo innato ottimismo e della solidarietà della gente del suo quartiere: ma contro di lui lavora la cieca macchina dello stato occidentale, questa volta rappresentata dalla polizia che lentamente stringe il cerchio intorno al bambino africano. Per Marcel è arrivato il momento di rimboccarsi le maniche, lucidarsi le scarpe e mostrare i denti.L'articolo è stato aggiunto al carrello
L’articolo è stato aggiunto alla lista dei desideri
Siamo spiacenti si è verificato un errore imprevisto, la preghiamo di riprovare.
Verrai avvisato via email sulle novità di Nome Autore