Ho trovato geniale tutto il libro, divertente, emozionante, trascinante!
La clinica Riposo & Pace. Commedia nera n. 2
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Recami conduce il gioco con una ironia così tagliente da farsi critica sociale, con tocchi macabri da commedia nera, e riesce nell’impresa di farci sorridere là dove potremmo prostrarci e deprimerci, perché la vecchiaia prima o poi ci riguarda tutti.
«Dopo il conflitto di coppia ho scelto di raccontare il conflitto tra il malato e l’istituzione rappresentata dalla famiglia e dall’istituto sanitario» - Francesco Recami
La clinica «Riposo & Pace» sorge in un luogo ameno su ridenti colline, dove è tutto un cinguettar di uccellini su prati tosati a dovere, gli edifici lindi e luminosi, il personale amabile. Proprio in fondo al parco si intravede un padiglione un po’ appartato; è lì che «Riposo & Pace» si trasforma in stress e conflitto, una vera e propria lotta per la sopravvivenza. Alfio Pallini viene portato con la forza e con l’inganno nella villa dagli affezionati nipoti, ridotto all’impotenza si accorge ben presto dove sia capitato, sedazioni su sedazioni, personale robusto e convincente, legacci e sbarre. Quel che più inquieta l’arzillo vecchietto è che il suo vicino di letto cambi di continuo, i nuovi arrivati non fanno in tempo ad ambientarsi che vengono portati via coperti da un lenzuolo bianco. Alfio, che già progettava la fuga, diventa ancor più sospettoso, nasconde i farmaci, va curiosando, origlia le chiacchiere delle infermiere kapò, cerca di mettersi in contatto con il suo antico badante, l’unica persona di cui si fidi, colui che potrebbe fargli guadagnare l’agognata libertà. Non demorde, non si arrende, e le sue reazioni allarmano medici e inservienti che decidono di procedere con maniere forti e definitive. Ma qui avviene quel che non ti aspetti. La realtà, si sa, supera la fantasia, nelle cronache leggiamo di orrori che si consumano nelle case di riposo, veri e propri lager dove sbarazzarsi di quel costoso ingombro che sono gli anziani e cercare di liberarsene al più presto, magari pagando una retta più salata.
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Anno edizione:2018
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In commercio dal:5 aprile 2018
Recensioni pubblicate senza verifica sull'acquisto del prodotto.
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Una residenza in un luogo lussurreggiante. Un panorama incantevole, immerso nella pace della natura. Un posto ambito, peccato che per Alfio, il nostro anziano protagonista, sia il suo luogo di detenzione. Il suo delitto: la vecchiaia. Accompagnato dai ' cari ' nipoti con l'inganno, si trova di fronte ad una realtà fatta di somministrazioni di tranquillanti, permanenze forzate a letto e lo strano via vai dei suoi vicini di stanza coperti da lenzuola bianche. Nonostante tutto Alfio è consapevole del suo destino e cerca di contattare il suo fidato vecchio badante sognando di ritrovare la propria libertà. Lettura di estrema attualità.
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Salvatore Antonio Pizzuto Antinoro 16 maggio 2018
Tragico! Presenta un fondo di verità macabra sul trattamento degli anziani in certe strutture che sono ormai diventate un enorme affare economico tanto da spingere investitori ad acquisire il controllo di decine di case di riposo. Forse un po' esagerato mail vecchietto con la demenza protagonista del libro ha pienamente ragione su cosa viene realizzato nella clinica pur nella sua confusa ideazione.
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