Conclave

Lettura carina con un'idea interessante e alcune nozioni sul mondo della Chiesa che ho trovato davvero affascinanti. Tuttavia, la componente thriller è quasi assente, la suspense scarsa e i colpi di scena abbastanza prevedibili. Nel complesso, un libro piacevole, ma un po' leggero per chi cerca adrenalina.

Opinione personale. Di Harris ho letto L'ufficiale e la spia. Mi è piaciuto e sono andato in fiducia dell'autore. Di Conclave posso dire solo noioso per ben 220 pagine, ripetitive le citazioni su preghiere e giuramenti, al limite del fastidio, saltatati a piè pari dopo la seconda rilettura degli stessi. Incapace di dare qualsiasi emozione. Non voglio entrare in particolari per non svelare oltre. Finale ridicolo decisamente inverosimile e irritante. Non lo comprerei.

Conclave di Robert Harris è un romanzo avvincente e ricco di dettagli che, purtroppo, non trovano spazio nella versione cinematografica. L'autore riesce a restituire al lettore tutta la complessità e le tensioni del conclave papale, offrendo spunti narrativi e sviluppi – come l’esito della settima votazione – che nel film risultano solo accennati o del tutto assenti. La visione del film, tuttavia, può essere un valido complemento alla lettura: permette di visualizzare meglio i personaggi, di sentirli parlare, rendendo ancora più coinvolgente l’immaginazione durante la lettura dei dialoghi. Il tema centrale – ciò che accade realmente dietro le porte chiuse di un conclave – è affrontato in modo originale e credibile, con uno stile sobrio ma efficace. Harris dimostra ancora una volta la sua abilità nel coniugare fiction e realtà storica. Dal mio punto di vista, Conclave merita 4,5 stelle su 5: un romanzo raffinato, intenso e ben costruito, capace di tenere alta l’attenzione fino all’ultima pagina.