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Anno edizione: 2019
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Col suo tocco elusivo, la prosa scabra di Han Kang sfiora ancora una volta l'orrore senza spiegarlo e ci lascia, attoniti, a contemplare la disturbante malìa del rifiuto di sé.
«Le due novelle che Adelphi pubblica in Convalescenza tratteggiano ancora situazioni e figure dolenti» - Marco Del Corona, La Lettura
Una donna cerca risposta agli interrogativi che la morte della sorella ha lasciato insoluti: perché, senza un motivo apparente, aveva cominciato a detestarla? Perché, pur essendo in tutto più dotata, si sentiva inferiore a lei? Perché sembrava tenere la vita a distanza, «come se scansasse del cibo dall'odore nauseante»? E nel secondo pannello di questo dittico di racconti un'altra donna, per sfuggire a un'esistenza che la intossica, a poco a poco si trasforma in una pianta: la sua inquietudine si placa, il suo corpo sofferente fiorisce e dà frutti – prima di appassire, forse per sempre. Ci sembra di conoscerle, queste figure femminili che richiamano i motivi e l'aura della Vegetariana, ma non cessano di stupirci per la loro straniata singolarità. Creature dolenti, sedotte dal richiamo dell'autoannientamento come unica forma di difesa dalla violenza insita nel nutrirsi, nel sentire, nel vivere. «Presto, lo so, perderò anche la capacità di pensare, ma sto bene. È da tanto tempo ormai che sognavo questo, poter vivere solo di vento, sole e acqua». Col suo tocco elusivo, la prosa scabra di Han Kang sfiora ancora una volta l'orrore senza spiegarlo e ci lascia, attoniti, a contemplare la disturbante malìa del rifiuto di sé.
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Questo dittico composto da due brevissimi racconti è a mio parere incredibile ed estremamente unico. Velocissimo da leggere, ma pieno di significati, anche celati tra le poche pagine di questo testo. Molto simile al più famoso tra i libri di Han Kang, La vegetariana, è secondo il mio parere assolutamente da recuperare.
All'interno troviamo 2 racconti, nel primo i temi preponderanti sono quelli del rapporto tra sorelle e vivere un lutto, tutto pervaso da un forte senso di malinconia. Il secondo racconto soprattutto letto dopo La vegetariana, potrà chiarirvi di più le idee visto che La vegetariana è nata da una rivisitazione di questo secondo racconto.
Consigliato!
Recensioni
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