Una lettura "magnetica". Si viene catturati sin dalle prime pagine da un intreccio di personaggi, ambienti, storie solo in apparenza distanti tra loro ed a volte davvero fantasiosi. Trefoli differenti che si attorcigliano intorno ad un'anima e che, correlati tra loro, compongono una sottile fune che delimita il confine tra l'irreale ed il suo contrario. Episodi densi di emozioni intime e dolorosamente tristi si accostano ad altri più frivoli e bizzarri, sempre sottoposti ad una tensione costante che porta a divorarne la lettura. Per capire dove si vuole andare a parare, per scoprire come va a finire. Tra le righe ben scritte, importanti spunti di riflessione che inducono a ragionare sul senso di molte cose della vita di ognuno. Non si può svelare nulla, ovviamente. Solo: evviva Theresia, Dante ed il mitico Galileo. "La coperta di Dio" ha una sua specifica forma, come un tatuaggio. Ma di che colore sarà ? Il mio geroglifico contemporaneo non può dunque che essere positivo (pollice su !!).
La coperta di Dio
Cosa c'entra la marcia di due uomini nel deserto della Palestina, a pochi giorni dalla morte di Cristo, con il ritrovamento, quasi duemila anni dopo, di nove scheletri in un paese dell'appennino emiliano? E cosa lega le ricerche di un fisico geniale, nella Trieste del 1944, alla vita scialba di un maresciallo della Forestale vissuto trent'anni dopo? La Coperta di Dio intreccia tre differenti piani narrativi per raccontare un'unica storia che ha a che fare con le grandi domande dell'uomo: il rapporto con un Dio fatto carne e il significato della presenza umana nell'Universo infinito. Nel 1944, Dante Acquaderni, ricercatore di Fisica, inverte l'equazione di Einstein, ricavando materia da energia. Ma una parte dell'energia non si riconverte in materia e pare volatilizzarsi. Per comprendere cosa sia accaduto, occorre spostarsi nel 1972, quando, in una cripta del cimitero di Sermello, vengono ritrovati nove scheletri con la medesima microstruttura ossea. Nello stesso anno, in paese arriva Mario, che ha con sé il diario del padre. Le pagine ingiallite, datate 1945, recano un racconto incredibile: un uomo, congiungendo due anelli, ha rallentato il tempo. Quegli anelli, oltre alla capacità di generare il disturbo temporale, posseggono il segreto di una verità che va oltre qualsiasi immaginazione: la conferma di un patto antico fra Dio e l'uomo.
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Anno edizione:2020
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