Tanta stima per Recalcati che seguo moltissimo. Purtroppo pero' l'ho sempre sentito solo parlare a conferenze, lezioni e presentazioni e sfogliando i suoi libri non sono mai stata molto stimolata ad acquistarli. Mi sono decisa ad acquistare questo e ho avuto la riconferma del fatto che lo preferisco ascoltare invece che leggere. Una preferenza personale, senza nulla togliere al maestro. Trovo pero' che il linguaggio sia un po' poco scorrevole, alcune sezioni del testo sembrano non dialogare tra loro. Come sempre ho trovato comunque spunti interessanti nelle parole del maestro, questo e' quello che conta ma non credo di acquistare ancora suoi testi.
Cosa resta del padre? La paternità nell'epoca ipermoderna
La crisi della figura del padre e il suo possibile riscatto
«Il padre non coincide con lo spermatozoo: c'è padre solo dove c'è la trasmissione di una eredità capace di umanizzare la Legge, c'è padre solo c'è testimonianza che la vita può essere desiderata sino alla sua fine, c'è padre solo quando si offre la figlio una versione singolare della forza del desiderio...» - Massimo Recalcati, La Repubblica
Nel tempo dell’evaporazione del padre e dello smembramento della famiglia tradizionale, cosa può avere una funzione di guida per il soggetto? Cosa resta del padre al di là del suo Ideale? Cosa rende possibile, nell’epoca del tramonto dell’Edipo, una trasmissione efficace del desiderio? Cosa significa “ereditare” la facoltà di desiderare? Come il desiderio e la Legge possono ancora accordarsi? Attraverso Sigmund Freud e Jacques Lacan e alcune figure tratte dalla letteratura (Philip Roth e Cormac McCarthy) e dal cinema (Clint Eastwood), si delineano i tratti di una paternità indebolita, ma comunque vitale, priva di ogni aura teologica e fondata sul valore etico della testimonianza singolare.
Con una nuova prefazione dell'autore.
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Edizione:2
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Anno edizione:2017
Recensioni pubblicate senza verifica sull'acquisto del prodotto.
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Letture psicologiche 12 ottobre 2022Mi aspettavo qualcosa in piu'
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Ho letto questo libro su consiglio di un Professore Universitario scoprendo così lo stile semplice ed al contempo affascinante di Massimo Recalcati. L'autore con sguardo tanto critico quanto attento riflette sull'attuale ruolo del padre e su ciò che resta di lui in questa società "ipermoderna". Questo libro si inserisce all'interno della riflessione che fa Recalcati prendendo come "lenti interpretative"la prospettiva psicoanalitica Lacaniana. Credo che il suo stile semplice e scorrevole si adatti anche ad un pubblico che si approccia per la prima volta a tali tematiche e voglia riflettere su quei compiti che ad oggi spettano ai padri. Consigliato specialmente per le neo mamme ed i neo papà che hanno voglia di riflettere sui compiti da assolvere e sugli errori da non commettere.
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Andrea Bellaroto 06 maggio 2016
Massimo Recalcati, oggi uno dei più importanti psicologi lacaniani in Italia, offre in questo libro delle chiavi di lettura importanti per interpretare la modernità: si tratta del problema dell'evaporazione della figura paterna, è vero, ma questa tematica non è affrontata in un'ottica esclusivamente psicologica. Il problema della paternità è vista come problematica psicologica, sociale, culturale e quindi anche politica. Saremo in grado di riformulare una figura paterna, nell'epoca del suo massimo declino, che sia un esempio credibile dell'unione fra legge e desiderio? Questa è la domanda centrale, interrogata anche attraverso le testimonianze di alcuni romanzi e film, nella seconda parte del libro.
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