Recensioni Dalla parte delle bambine

Dalla parte delle bambine di Elena Gianini Belotti
“Se ogni figlio fosse visto come individuo, la questione del sesso perderebbe automaticamente importanza.” Nel 1973 sugli scaffali delle librerie arriva un saggio agile e vivace, destinato a scuotere alle fondamenta la radicata convinzione che esistano “attitudini innate” diverse per maschi e femmine – convinzione tutta “a sfavore del sesso femminile”. Da quella prima uscita, che segnò un’epoca, diverse generazioni di bambine sono nate e cresciute, ma la loro situazione non è davvero cambiata: rileggere "Dalla parte delle bambine" oggi ci aiuta a riconoscere come la cultura alla quale apparteniamo si serva di ogni mezzo per ottenere dai due sessi il comportamento più adeguato ai valori che le preme conservare e trasmettere, primo fra tutti il mito della “naturale” superiorità del maschio. Nell’opporsi a questa tesi, Gianini Belotti ci esorta a ragionare non in termini di “maschile” e “femminile”, ma in termini di “qualità umane”. L’operazione da compiere dunque “non è quella di tentare di formare le bambine a immagine e somiglianza dei maschi, ma di restituire a ogni individuo che nasce la possibilità di svilupparsi nel modo che gli è più congeniale, indipendentemente dal sesso cui appartiene”. Prefazione di Concita De Gregorio.)
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