I delitti della casa decagonale

Ho sicuramente qualche problema con la narrativa giapponese ma aveva buone aspettative su questo giallo. Invece l'ho trovato terribilmente Noioso

Così come Dieci piccoli indiani, anche quest'opera giapponese è riuscita a incollarmi alla storia pagina dopo pagina.

Non sono una fan sfegatata di Agatha Christie, ma Dieci piccoli indiani mi è piaciuto moltissimo. Quando ho scoperto che I delitti della casa decagonale ne ricalcava la struttura e lo stile, non ho resistito! La storia è un giallo classico che segue le regole del genere: sette giovani appassionati di gialli, che si sono dati soprannomi ispirati ai grandi autori internazionali come Agatha Christie e Ellery Queen, si recano su un’isola remota. Il loro obiettivo è raccogliere materiale per la rivista letteraria del loro club del giallo. L’isola è deserta, e al centro si erge una casa decagonale, un luogo tanto affascinante quanto inquietante. La forma della villa si riflette in ogni dettaglio, dall’arredamento agli oggetti, creando un’atmosfera carica di tensione. Ma presto il loro soggiorno si trasforma in un incubo, quando iniziano a verificarsi eventi inspiegabili e i ragazzi si trovano a indagare su un mistero irrisolto. Nel frattempo, sulla terraferma, un altro membro del club riceve una lettera enigmatica e si ritrova coinvolto in un’indagine parallela. Questo intreccio di eventi mantiene alta l’attenzione fino all’ultima pagina. Lo stile narrativo è scorrevole e coinvolgente, capace di trasportarti nell’atmosfera claustrofobica dell’isola. Se amate i gialli classici, questo libro saprà conquistarvi.