Nell'incipit del suo terzo romanzo Zadie Smith introduce il lettore in una tipica scena di vita familiare di una tranquilla cittadina della provincia americana: il momento della colazione in casa Belsey. Howard Belsey, accademico inglese, bianco e liberale, ha appena ricevuto un’email dal primogenito Jerome che annuncia il fidanzamento con Victoria, figlia del suo acerrimo rivale, Monty Kipps, docente universitario inglese anch’egli, nero e di idee conservatrici, il quale lo ha in passato pubblicamente umiliato in uno scontro accademico su Rembrandt, di cui entrambi sono studiosi. L'intensità di una narrazione già pervasa di tensione sin da subito cattura il lettore. Ma è solo quando Monty si trasferisce dall’Inghilterra per insegnare nella stessa università di Howard, che il conflitto nuovamente divampa, coinvolgendo la professione, gli ideali ed anche le rispettive famiglie, e mettendo in crisi i rapporti personali di tutti personaggi. Belsey contro Kipps: si fronteggiano due modi opposti di interpretare l’ordine stesso delle cose, due concezioni diverse del mondo. E' solo nell'intenso e sincero legame che finisce per instaurarsi tra le mogli, Kiki e Carlene, due donne con modi di essere profondamente diversi, che sembra, però, intravedersi una possibilità di comporre insieme questi mondi così lontani. Mentre tra i mariti l’unica comunanza è data dallo svelarsi dei tradimenti e delle menzogne di Howard - pari a quelle del suo perverso ed ipocrita rivale - che mettono in luce ogni latente crisi di identità personale e finiscono per minare anche l’armonia di coppia, a cui solo l’innata generosità di Kiki dà forza. Un romanzo che mette mette in scena conflitti e contrasti ad ogni livello, ma da cui emerge infine il valore della bellezza nella vita umana. E solo quando il romanzo termina con la descrizione di un ritratto che Rembrandt dipinge della moglie, è chiaro che la bellezza a cui fa riferimento l’autrice nel titolo è quella dell’Amore, prima di ogni altra.
La trama vede protagoniste due famiglie, i Belsey e i Kipps. Sia Howard Belsey sia Monty Kipps condividono un percorso di carriera accademica. Il primo ricopre il ruolo di professore di storia dell'arte in un piccolo college dei sobborghi di Boston, l'altro insegna con più fortuna a Londra. Per vicende professionali, ma anche sentimentali - intrecci amorosi e amicali tra i figli delle due famiglie e le mogli dei due professori - maturano e in alcuni casi scoppiano tensioni e conflitti che sono allo stesso tempo di classe e di razza (tra il proletario Howard, bianco, e l'aristocratico Monty, nero).
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Anno edizione:2018
Recensioni pubblicate senza verifica sull'acquisto del prodotto.
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Raskolnikov 07 novembre 2021Un impeccabile “classico” dei nostri giorni
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LAURA LAPIELLO 13 gennaio 2007
L'autrice riesce a descrivere gli eventi in maniera coinvolgente e mai annoiando. La storia è coinvolgente, nonostante parli "semplicemente" di una famiglia con i suoi problemi quotidiani.
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