Un paio di anni fa un caro amico, colto e raffinato, mi regalò questo libro di Arasse che non conoscevo. Mai dono fu più gradito: ora che ho terminato la lettura, devo confessare che ne sono rimasto completamente avvinto. Il dettaglio non è semplicemente un saggio teorico sull’applicazione dei dettagli nelle opere pittoriche, ma uno strumento per riconoscere quei “momenti privilegiati” in cui il quadro “si leva”, fa “atto di presenza”. I dettagli sono molto più di particolari, sono quel “quid pluris” che indirizza l’osservatore nello studio o nella contemplazione di un dipinto, forniscono la chiave di lettura per interpretare una scena rappresentata, fosse anche un ritratto o un paesaggio. Talvolta essi diventano la firma nascosta dell’artista, la cifra stilistica con cui egli si rivela: l’enunciato del quadro, si legge, finisce con l’essere connotato dalla presenza del pittore (d’altra parte Leonardo da Vinci affermava che “ogni dipintore dipinge sé”). Il testo propone letture “ravvicinate” di alcune opere, in cui il dettaglio conduce talvolta a svelare sottintesi personali, religiosi o filosofici, insomma ad aprire il discorso a riflessioni profonde e ricche di significato. Lettura non solo stimolante ma direi affascinante, in grado di suscitare sorpresa, stupore: quello stupore che, per dirla con l’eleganza di Roland Barthes, è “il timido inizio del godimento”.
Il dettaglio. Ediz. illustrata
Di fronte a un quadro il nostro istinto è quello di fare un passo indietro, così da contemplarlo nel suo insieme. Con Il dettaglio Daniel Arasse ci invita, al contrario, ad avvicinarci ai capolavori dell’arte posando lo sguardo sui particolari.
Di fronte a un quadro il nostro istinto è quello di fare un passo indietro, così da contemplarlo nel suo insieme. Con Il dettaglio Daniel Arasse ci invita, al contrario, ad avvicinarci ai capolavori dell’arte posando lo sguardo sui particolari. Talvolta inquietanti, talvolta rivelatori, talvolta quasi invisibili, questi dettagli celano messaggi in codice, dimostrazioni di perizia tecnica, rimandi alla politica o alla vita del pittore. Arasse traccia una storia dell’arte «minima» attraverso gli elementi secondari delle grandi opere, per ricordarci che è lì dove non guarda nessuno che è nascosto il tesoro più prezioso.
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Anno edizione:2023
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ormos 18 aprile 2024
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