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bello
MOLTO BELLO. E MISTERIOSO.
Una pellicola assolutamente fuori luogo con attori - per quanto molto bravi - lontanissimi dai personaggi e dalle loro emozioni. Marinelli sembra un pezzo di legno, la Leone una gatta morta (vero che Lady Kant è una donna molto sensuale ma puntare solo sul fascino di Eva è molto riduttivo perché Eva Kant ha tantissime qualità emotive e non), Serena Rossi, nelle vesti di Elizabeth Gay prima fidanzata "ufficiale" di Diabolik, irriconoscibile nelle sue doti attoriali... l'unico che si salva forse è Mastandrea nei panni dell'Ispettore Ginko. Più che un tributo questo film è un'offesa alla memoria delle sorelle Giussani, chi legge il fumetto e conosce la storia di Diabolik, di Eva,di Ginko, di Altea e altri personaggi che di tanto in tanto ricompaiono nella saga (penso ai pochi amici fidati dei due criminali, a Bettina Ramblé, al criminale King e padre putativo di DK, ecc.) sa che c'è molto altro. Diabolik ed Eva sono due fuorilegge, è vero, ma non sono dei criminali comuni. Seguono un loro codice etico, non ammazzano per piacere (solo se vi sono costretti) e sostengono molte cause civili e sociali. Il film non può mai essere paragonato al fumetto, un po' per la difficoltà di trovare attori così somiglianti e un po' per la difficoltà nel calarsi nel ruolo del personaggio (ripeto: non sono personaggi comuni). La delusione maggiore l'hanno avuta i numerosissimi fan che conoscono alla perfezione il personaggio di Diabolik che dista mille miglia da Marinelli (e anche da Gianniotti); di contro, chi non ha mai letto DK o ne ha solo sentito parlare lo ha trovato di suo gusto. Resta inteso che gli attori non hanno colpa se il film non è riuscito (sono tutti attori che apprezzo e che mi sono piaciuti in altri ambiti) ma, in questo caso, sono del tutto fuori (letteralmente) contesto. Diabolik non si discute. Non si imita. Non si emula. Ci sono persone e personaggi che restano unici. E imparagonabili.
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