Ho appena finito di leggere "Diari". Quando mi piace un autore, il suo modo di pensare, mi viene sempre la curiosità di conoscere le sue opinioni al di fuori del romanzo. Non lo trovo un libro illuminante e non è uno dei miei libri preferiti ma è capitato al momento giusto nel posto giusto. E' una raccolta dei passi migliori dai Diari che Morselli ha scritto dal '38 al '73. In Maggio scrive per l'ultima volta. In Luglio si suicida. Nei diari gli argomenti sono molteplici: opinioni letterarie, amori, fatti di vita quotidiana, riflessioni ispirate da letture e naturalmente ampio spazio è dato a discorsi di carattere filosofico e teologico. Parla spesso di Dio, della morte, del suicidio; soprattutto quest'ultimo è un argomento che gli è sempre stato molto a cuore. Ho letto questo libro lentamente e con una calma quasi religiosa. Temevo di uscirne devastata invece mi ha fatta riflettere in modo costruttivo (non distruttivo come pensavo). Un libro da leggere con la matita in mano per sottolineare i passi importanti (so che molti lo considerano quasi un atto sacrilego ma per me non lo è mai stato) e su cui soffermarsi, rileggendoli più volte per coglierne l'essenza che va al di là delle parole. Altamente consigliato a chi ama Morselli e gli argomenti di cui sopra. E' stato una piacevole scoperta!
Diario
A partire dal 1938, e fino alla morte, avvenuta nel luglio del 1973, Guido Morselli tenne un diario, dove annotava le sue riflessioni sui temi più svariati. Con il suo atteggiamento di eterno dilettante, che doveva poi rivelarsi, dopo la morte, un talento ben più saldo di quello di tanti suoi illustri contemporanei, Morselli prende spunto dalle sue letture, dagli incontri, dai fatti della sua vita per chiarire a se stesso, innanzitutto, che cosa pensare. E spesso, in queste pagine, pensa con la mente dei suoi personaggi, permettendoci così di addentrarci per una via privilegiata nel suo mondo speculativo e fantastico, oltre che nei suoi procedimenti narrativi. C’è una freschezza, e un’acutezza, in queste note di diario, che subito ricolleghiamo al memorabile narratore dei romanzi e al delicato tessuto di pensiero che questi sottintendono. Come anche vi ammiriamo un’agilità mentale e l’innata capacità di schivare quelle trappole che ogni epoca presenta come obbligatorie. Al tempo stesso, attraverso i sogni e le annotazioni di carattere più intimo, si apre qui uno spiraglio prezioso sulla persona Guido Morselli.
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Anno edizione:1988
Recensioni pubblicate senza verifica sull'acquisto del prodotto.
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CECILIA ROMANINI 19 maggio 2016
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