In questo romanzo, Cervantes introduce diverse novità stilistiche e delinea tutti i tratti di un romanzo moderno: non più gli eroi senza macchia e senza paura dei romanzi medioevali ma personaggi a tutto tondo con le peculiarità. Il protagonista è un proprietario terriero della Mancha di nobili origini ma ormai decaduto che trascorre il suo tempo leggendo romanzi cavallereschi, sognandone le imprese. Un giorno afoso decide che è giunto il momento di diventare un vero cavaliere come i suoi eroi e, traendo spunto dai romanzi più importanti, completa la check-list del bravo cavaliere: avere un nome da cavaliere, uno scudiero, una cavalcatura e una dama a cui dedicare le imprese. Così parte in cerca di fortuna ma, se le imprese si nascondono, un bravo cavaliere se le crea: i suoi amici (e la legge) però non vedono di buon occhio le sue azioni e cercano di farlo rinsavire in tutti i modi. Il tutto però è solo un pretesto per Cervantes che sfrutta il filo conduttore delle imprese del cavaliere per raccontare innumerevoli storie di personaggi, oltre a usi e costumi del tempo. Il romanzo rende il mondo creato da Cervantes vivo e ricco, invogliando il lettore a tuffarsi e non uscire più.
Don Chisciotte della Mancia. Testo spagnolo a fronte
Nel maggio del 2002, una giuria composta da un centinaio di scrittori di oltre cinquanta Paesi ha scelto il romanzo di Cervantes come "the world's best work of fiction" (La migliore opera di fantasia del mondo) di tutti i tempi, assai più votato delle opere di Proust, Shakespeare, Omero, Tolstoj. Cos'ha "Don Chisciotte della Mancia" per meritare una tale preferenza? Nessuno potrà dirlo con sicurezza, ma è un fatto che, dal momento della sua apparizione, nel 1605, questo libro ha goduto in modo crescente di una stima e di un successo eccezionale. Questa edizione del capolavoro di Cervantes presenta il testo critico spagnolo costituito sulla comparazione di un centinaio di edizioni antiche e moderne, una sorta di summa di quattrocento anni di studi preparata dal professor Francisco Rico, conoscitore massimo dell'opera cervantina; è corredata da un apparato di note tanto essenziali quanto illuminanti; infine è dotata, a fronte, della traduzione italiana di Angelo Valastro Canale, che si è avvalsa dei più recenti commenti al "Don Chisciotte".
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Anno edizione:2012
Recensioni pubblicate senza verifica sull'acquisto del prodotto.
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Pignetralepagine 10 aprile 2022Classico intramontabile
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Ho iniziato a leggere questo libro per gioco. E' stata una lettura impegnativa, questo non si può negare, ma d'altra parte, leggere uno dei più grandi classici della letteratura europea non poteva certamente essere semplice... Ad ogni modo ho assolutamente adorato questo romanzo apprezzando non solo l'originalità dimostrata dall'autore nell'ideare delle avventure così stravaganti e divertenti, ma soprattutto la caratterizzazione di ciascun personaggio e in particolare ovviamente del protagonista, il grande Don Chisciotte. La sua follia, la convinzione di essere un cavaliere e la volontà di comportarsi come tale lo rende unico in tutta la letteratura di ogni epoca. Uno dei concetti fondamentali che ho potuto apprendere dalla lettura del libro è che ognuno di noi ha così tante sfaccettature che non è possibile alcuna generalizzazione, così come un uomo che si crede cavaliere non deve essere esclusivamente definito folle, un preconcetto che spesso possediamo quando ci troviamo di fronte a quest'opera. Un libro da studiare e un personaggio che tutti, in fondo, teniamo chiuso da qualche parte dentro di noi.
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Un classico da riscoprire, scritto all'inizio del diciassettesimo secolo e dopo 400 anni ancora appassionante e ricco di suggestioni. I personaggi, divenuti archetipi del romanzo picaresco, sono indimenticabili e ricchi di sfaccettature, antieroi profondamente umani, tratteggiati con un'ironia sottile e a tratti malinconica di una modernità assoluta. Questo romanzo on the road ante litteram contiene spunti di riflessione che rimandano per analogia alla contemporaneità. Pensiamo a don Chisciotte ritenuto all'inizio del romanzo un pazzo mitomane da tutti quelli che lo incontrano e che, una volta diffusa la notizia delle sue imprese, si trasforma agli occhi di tutti in una celebrità da blandire e utilizzare per il proprio diletto. Non vi ricorda l'ascesa di tante star da reality show, che diventano improvvisamente popolari per le proprie stranezze e per i propri comportamenti eccessivi?
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