Raccolta di brevi racconti a tema natalizio scritti tra il 1905 e il 1930. Un libro fiabesco in cui si respira la vera gioia del Natale. Toccante e profondo, adatto al periodo delle feste.
Il dono di Natale
La terra aspra e primitiva di Sardegna, nucleo ispiratore di tutta l'opera di Grazia Deledda, è il cuore di queste novelle scritte fra il 1905 e il 1930, che rievocano la festa più amata dell'anno e ci immergono nell'atmosfera fiabesca di un mondo arcaico ricco di poesia e umanità.
I villaggi sepolti sotto la neve assomigliano a piccoli presepi. Gli alberi imbiancati paiono mandorli in fiore. Le case profumano del porchetto arrostito sugli spiedi e dei dolci al miele cotti nel forno. La notte della vigilia è per tutti una notte speciale e l'attesa scalda i cuori: c'è chi aspetta un regalo importante e misterioso come i piccoli Felle e Lia, chi ripensa alle veglie in solitudine sui monti a custodire le greggi nell'ovile lontano dagli affetti famigliari, chi ha fatto fortuna sul continente e torna nell'isola per le feste alla ricerca di un vecchio amore.
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Autore:
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Edizione:3
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Anno edizione:2023
Recensioni pubblicate senza verifica sull'acquisto del prodotto.
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Ilaria 02 settembre 2025Meraviglioso
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Camillik 28 dicembre 2024Tradizioni Sarde Natalizie
“Il dono di Natale” di Grazia Deledda è un racconto piacevole e coinvolgente, che cattura l’essenza delle tradizioni e delle usanze sarde. La scrittura della Deledda, semplice ma profondamente evocativa, ci trasporta in un’atmosfera natalizia unica, arricchita dai valori e dalle consuetudini di una terra straordinaria. È un libro che merita davvero di essere letto, non solo per la bellezza della narrazione, ma anche per il prezioso spaccato culturale che offre. Un piccolo gioiello letterario che lascia il lettore con il calore tipico del Natale e una profonda ammirazione per le radici di una cultura autentica.
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Marina Caracciolo 27 dicembre 2024Un gioiellino
Con la sua penna semplice ma di straordinaria efficacia, Grazia Deledda dipinge una Sardegna ancestrale, un paese sepolto dalla neve, degli umili pastori, una famiglia povera ma ricca di buoni e calorosi affetti. il racconto ci appare come una favola di altri tempi o meglio ancora come una sorta quasi di sacra rappresentazione che ha tutta la magia e il mistero della festa più fiabesca dell'anno. Bellissimo!
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