Jean-Claude Izzo era figlio di Gennaro Izzo, italiano, nato vicino a Salerno, e di Isabelle Navarro, figlia di emigrati spagnoli. Inizia fin da bambino a scrivere storie e poesie, ma come la maggior parte dei figli di immigrati, verrà iscritto a una scuola tecnica. Nel 1963 entra inizia a lavorare nella libreria "La Clarière" e nel frattempo milita all'interno di Pax Christi, movimento cattolico pacifista. Chiamato al servizio militare, come pacifista viene messo nel battaglione disciplinare a Djibuti, in cui fa uno sciopero della fame perdendo 15 chili. Nel frattempo scrive per il giornale dell'armata.
Nel 1966, rientrato a Marsiglia riprende il lavoro e la sua militanza. Entra nel Psu e conosce Marie Hélène Bastianelli con cui si sposa. Verrà candidato alle elezioni del 1968 per il Pse, ma dopo poco entra nel Pcf e collabora attivamente con il quotidiano comunista di Marsiglia, «La Marseillaise Dimanche».
Nel 1970 inizia a pubblicare una raccolta di poesie e a lavorare come bibliotecario. La sua attività giornalistica e di scrittore prosegue.
Nel 1978 si separa e poi si licenzia dal giornale. Dalla fine del 1980 collabora con altri giornali, con la radio "Forum 92" e partecipa alla creazione della rivista «Orion» con Bruno Bernardi.
Dal 1987 va a vivere a Parigi e oltre ai romanzi e alle collaborazioni giornalistiche scrive sceneggiature di film e testi di canzoni. Nel 1996 lascia Parigi e va a vivere a Saint Malo con Laurence Rio, con cui l'anno successivo si trasferisce definitivamente in Provenza. Nel 1998 si separa anche da Laurence e dopo pochi mesi inizierà, già stanco e malato, una relazione con la fotografa Catherine Bouretz con cui si sposa nel febbraio 1999 e con cui torna a vivere a Marsiglia.
Viene a mancare nel 2000.
Le sue opere sono state pubblicate anche in Italia, in particolare da E/O. Tra i suoi romanzi più noti ricordiamo Il sole dei morenti, Casino totale, Marinai perduti, Solea, Chourmo.