William C. Styron è stato uno scrittore, drammaturgo e critico letterario, fondatore dell'importante «Paris Review».
Cominciò a scrivere fin dai tempi dell'università nel 1942, al Davidson College, componendo poesie e scrivendo per il giornale dell'università. Dopo il suo trasferimento a New York si impiegò come redattore di una casa editrice, frequentando contemporaneamente un corso di scrittura creativa. Nelle sue opere Styron si interessò ai grandi problemi storico-sociali schierandosi sempre dalla parte dei vinti, degli infelici, degli umili e affrontando tematiche come la gerarchia militare, la schiavitù e la Shoah.
Tra le sue opere principali il racconto La lunga marcia (1952), i romanzi Un letto di tenebre (1951), E questa casa diede alle fiamme (1960), e Le confessioni di Nat Turner (1967, premio Pulitzer per la Narrativa, ricostruzione romanzata della vicenda umana di Nat Turner, capo della rivolta degli schiavi avvenuta nel 1831 in Virginia).