Il fasciocomunista. Vita scriteriata di Accio Benassi

Il protagonista ci porta attraverso il suo spaccato di vita in un italia che si cimenta a ripartite nel dopoguerra, anni di contestazione,ideologia,speranze e illusioni, per tratti autobiografico e per lunghi tratti romanzato. Già dalle primissime pagine si vuole un bene fraterno al protagonista che affronta la vita di petto con tutta l'irruenza dei suoi anni, una discreta fedeltà nel raccontare quello che si visse in quell'anni tra fascisti,comunisti, contestazioni studentesche,bombe, evoluzione del femminismo,primi amori e sopratutto la vita quotidiana di un ragazzo in piena crisi identitaria!!!! Un buon libro magari poco approfondito e scritto con,forse voluto dalla scrittore, con una dialettica molto semplice a tratti sbagliata, consiglio questo libro a chi vuole un infarinatura sui fatti di quel periodo in Italia e quello che si viveva e respirava, lettura fluida e senza intoppi!!!

Accio Benassi, il protagonista del Romanzo Il Fasciocomunista di Antonio Pennacchi, passa nell'arco di poco più di dieci anni - da che ha sette anni hai venti anni - attraverso le correnti e i pensieri che maggiormente hanno contraddistinto l’Italia del Secondo Dopoguerra. Il Benassi, attraverso la sua scriteriata vita, ci racconta del pensiero cattolico e conservatore dell’Italia provinciale, ci porta dentro le contrapposizioni politico-ideologiche vissute all'interno di entrambi gli schieramenti (Destra e Sinistra). Il libro fa un’apologia, in chiave letteraria, sulle questioni che gli italiani proprio non riescano a superare, ossia il conservatorismo cattolico e le contrapposizioni partitiche e ideologiche tra una Destra e una Sinistra che ormai - sia l’una che l’altra - non esistono più, se non nei libri. Ma, oltre le questioni sopra elencate, il libro è anche una occasione di conoscere un personaggio come Accio Benassi, un vero e proprio eroe dei nostri tempi. Un ragazzo che guarda il mondo che lo circonda con “acuta ingenuità”. Che porta il lettore all'interno del suo mondo picaresco e romantico.

fallimenti, violenze, droga, MSI, Maoismo ... tutto nasce dall'imposizione di una scelta scolastica non adatta, dal comportamento sbagliato di un docente che evidentemente non conosce l'effetto Pigmalione (o meglio effetto Rosenthal) che gli insegnanti hanno sui loro allievi. Dirigenti scolastici e responsabili all'orientamento dovrebbero leggerlo e meditarlo. In tanti passaggi ho rivisto e rivissuto quegli anni in cui tutti (da una parte e dall'altra) credevamo in qualcosa e c'erano ancora ideali e non interessi