(Castiglione, Salerno, 1713 - Napoli 1749) filosofo, economista e letterato italiano. Professore di metafisica nell’università di Napoli, per le sue tesi empiristiche fu osteggiato dagli ambienti ecclesiastici, contro i quali, sul modello delle Provinciales di Pascal, scrisse le Lettere ad un amico provinciale (1759). Sostenne, illuministicamente, la funzione sociale delle lettere (Vero fine delle lettere e delle scienze, 1753). Scrisse varie opere filosofiche (Diossina, o filosofia dell’onesto e del giusto, 1766 e 1777) e studi su particolari problemi di riforma economica e pedagogica.