Diario di un finto pellegrino lungo le vie Francigene in bicicletta verso Roma e Bari

"La distanza più lunga che ognuno di noi deve percorrere nella sua vita è quella che separa la mente dal cuore" (citaz.) Maurizio Alberti, inforcata la sua bicicletta con il suo “Diario di un finto pellegrino lungo le Vie Francigene in bicicletta verso Roma e Bari” tenta efficacemente di annullare questa distanza. Lo fa attraverso un viaggio interiore seguendo le orme dei pellegrini delle "Vie Francigene": da Busto Arsizio a Roma - prima - e proseguendo poi nella tappa che porta a Bari, proiettandosi quindi verso la Terra Santa. Il lettore accompagna il pellegrino ciclista attraverso un vasto campionario di umanità e luoghi suggestivi, ciascuno di essi è un incontro quasi mistico, cui l’autore abbina un raffinato sottofondo musicale (Battisti e Battiato, solo per citare qualcuno). Le descrizioni dei luoghi, a volte, appaiono sapientemente lasciate in sospeso: ciascun viaggio è unico e personale e l’effetto è quello di incuriosire il lettore, suggerendogli di partire a sua volta. La bicicletta, da mezzo di locomozione diventa pertanto appendice corporea... occasione di quella esplorazione che è soprattutto conoscenza e crescita umana. Il diario di Alberti può essere letto anche come lucida constatazione delle differenze fra Nord e Sud d’Italia: l’autore, mai polemico, con garbata ironia e saggia lungimiranza, suggerisce agli amministratori locali idee e spunti su come valorizzare le potenzialità inespresse del meridione. Non si invocano strutture utopistiche come ciclogrill o pedogrill lungo la Francigena, ma solo un pò di più attenta organizzazione. Sarà per questi motivi -e per tutti gli altri che ciascun lettore vorrà scoprire- che il prezioso diario di Maurizio Alberti è accostato -anche nelle librerie on line- al più famoso “One men caravan” di Robert Edison jr. Fulton, un classico della letteratura on the road. Consigliato dunque a chiunque voglia intraprendere un cammino, qualunque esso sia dal Nord al Sud Italia, e anche a chi sceglie la comodità della propria poltrona a casa per conoscere nuovi territori.