Time out

Il libro è coinvolgente ed è consigliato ad un pubblico giovanile, nonostante sarebbe apprezzato anche dagli adulti: infatti la trama ha un buon ritmo, grazie anche ai protagonisti tutti giovani, con tante qualità e iniziative; inoltre la storia non è mai scontata, anzi presenta colpi di scena fino al finale che è difficilmente ipotizzabile. I personaggi risultano subito simpatici e anche i ragazzi che appartengono alla “gang”, normalmente autori di atti davvero poco edificanti, dopo essere coinvolti nell’avventura, si dimostrano affidabili, generosi e responsabili: il libro infatti affronta tematiche importanti e delicate, in particolare i rapporti dei figli con i genitori, specialmente nelle famiglie dove uno dei due è deceduto, oppure se n’è andato. Gli argomenti sono sviluppati con forti emozioni e con considerazioni sempre positive, spesso riconducibili all’amicizia vera e all’altruismo (davvero curate le personalità di Sid e Dereck che, benché appartenenti a classi sociali diverse, affrontano le cose con ironia, accumunati dalla stessa sofferenza). Lo stile è fluido, con dialoghi verosimili, peccato per qualche refuso. E’ davvero un buon libro.

In un bel quartiere Texano, la vita del giovane Sid – adolescente orfano di madre, e rimasto solo con il padre, con cui non ha sempre un rapporto idilliaco – si intreccia con quella di Dereck, il suo migliore amico. Dereck è il figlio del famoso dottor O’Brian, scienziato brillante che un giorno, alla TV, suscita grande scalpore diffondendo la notizia della sua invenzione più importante: uno smaterializzatore che permetterà di viaggiare come se fosse un “teletrasporto”. Da quel momento, Sid e Dereck si troveranno coinvolti in un’avventura più grande di loro, ma che gli aprirà gli occhi su una verità che fino a quel momento avevano ignorato. Una simpatica avventura fantascientifica, con protagonisti un gruppo di adolescenti svegli e intraprendenti. Il testo non si presenta solo come un semplice racconto fantascientifico, ma raggruppa anche argomenti importanti e molto sentiti, che l’autrice ha saputo affrontare in modo delicato: il rapporto tra genitori e figli, l’amicizia, l’importanza della famiglia e la difficoltà di essere adolescenti quando si è spesso lasciati a se stessi. Il background che l’autrice fornisce sui personaggi è molto buono, tale da permettere al lettore di avere le idee chiare sulla loro situazione generale. Dialoghi e stile scorrevoli, rendono la lettura facile e fluida. Un testo certamente rivolto a un pubblico giovane, ma anche a uno più “adulto” amante del genere che mi sento assolutamente di consigliare.