Eden - Audur Ava Ólafsdóttir - copertina
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Letteratura: Islanda
Eden
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Descrizione

«Auður Ava Ólafsdóttir fa parte di quegli autori che ritroviamo ogni volta con piacere, come un’amica che vive lontano ma con cui continuiamo ad avere un forte legame». - Les Échos


Alba, che si occupa di lingue in pericolo di estinzione, vive a Reykjavík e viaggia spesso in aereo per lavoro. Di ritorno da un convegno, calcola che per compensare la sua impronta di carbonio annuale dovrebbe piantare cinquemilaseicento alberi. Detto, fatto. Imparando a costruire muretti dai video in rete, tra colpi di vanga e veri e propri sradicamenti, nel suo nuovo terreno fuori città Alba è destinata a incontri eccezionali, come quello con Danyel, un giovane rifugiato in fuga dalla guerra, che le regalerà una nuova prospettiva sul futuro. «Ogni venerdì muore una lingua», sente Alba all’ultimo convegno a cui partecipa. Linguista, docente universitaria, correttrice di bozze, Alba è un’esperta – e un’amante – delle parole, e il tema delle lingue in pericolo di estinzione le sta a cuore, dal momento che l’islandese ne fa parte. Per questo interviene in conferenze in tutto il mondo, il che per lei, abitante di un’isola a nord del Circolo polare artico, significa per forza salire su un aereo. Di ritorno dal convegno, Alba fa una riflessione: per compensare la sua impronta di carbonio di quell’anno, dovrebbe piantare cinquemilaseicento alberi. Questo è l’importo, inevitabilmente parziale, del debito che ha nei confronti del pianeta. Perciò, quando legge l’annuncio di una proprietà in vendita fuori città, Alba non ci pensa due volte. L’appezzamento, che comprende un casolare da ristrutturare, è il posto giusto per realizzare un progetto di riforestazione. Nonostante sia un terreno di rocce, lava e sabbia, sferzato dal vento, tutt’altro che fertile... Ma Alba non si lascia scoraggiare dai presupposti avversi. Né tantomeno dai sospetti del vicino, il ruspante allevatore di pecore Álfur, o dalle critiche della sorella Betty, che la assilla con le sue telefonate. Su consiglio di Hlynur, comandante di marina in pensione e appassionato di selvicoltura, amico del padre, Alba comincerà dalle betulle, che resistono a quelle latitudini. La linguista trascorre così il tempo libero tra vanghe e zappe, alle prese con un muretto che impara a costruire dai video in rete, apprezzando il contatto con la natura e affezionandosi alla piccola realtà locale – qui la panetteria ha un reparto bricolage e l’alimentari ospita la filiale della banca. Stringe amicizia con Håkon, del negozio della Croce Rossa, e incontra Danyel, un giovane rifugiato in fuga dalla guerra che ha un grande talento per l’islandese. A poco a poco Alba si impegna sempre di più in quel suo originalissimo Eden privato, tanto da decidere di vendere l’appartamento in città e trasferirsi nel casolare. Anche grazie a Danyel, quella che sembrava solo un’idea stravagante per Alba prende la forma di una possibilità: di un nuovo inizio, di una vita più ricca, della libertà di scegliere finalmente le parole per riscrivere la sua vita con i versi di una luminosa poesia.

Dettagli

11 giugno 2024
192 p., Rilegato
9788806261115

Valutazioni e recensioni

  • lo
    un messaggio di speranza

    Alba è una linguista, docente universitaria e correttrice di bozze. Vive a Reykjavik e nel suo lavoro si occupa di lingue in via di estinzione, un tema che le sta molto a cuore dal momento che l’islandese ne fa parte. Durante un ritorno da uno dei tanti convegni ai quali partecipa fa una riflessione, per compensare la sua impronta di carbonio annuale dovrebbe piantare circa 5600 alberi, perciò quando legge un annuncio circa la vendita di un casolare da ristrutturare pensa che sia il posto giusto per realizzare un progetto di riforestazione. Anche se il casolare sia situato in un terreno arido pieno di rocce, lava e sabbia, decide di acquistarlo e inizierà con il piantare delle betulle resistenti a quelle latitudini. In questo Eden, si incroceranno vari personaggi dal vicino di casa, Alfur, allevatore di pecore, il volontario Hakon del negozio della Croce Rossa e l’incontro con Daniel un giovanissimo rifugiato in fuga dalla guerra. Questo romanzo ci fa riflettere sulle nostre azioni e le conseguenze sull’ambiente che ci circonda, sugli ostacoli che gli immigrati incontrano nella fase di accoglienza e come il linguaggio possa essere un anello di congiunzione nell’integrazione

  • Paola N
    Alla ricerca della poesia delle radici

    Molto poetico. Una riflessione sull'estinzione, la sopravvivenza, la rinascita attraverso la natura e la ricerca delle radici perdute.

  • arobed
    Per ritrovare la speranza

    Alba è una studiosa e insegnante di linguistica e strenua sostenitrice delle lingue in via di estinzione, compresa la propria, l'islandese. Al ritorno dall'ennesimo viaggio aereo per partecipare ad un convegno, riflette sulla quantità di emissioni inquinanti di tutti gli aerei da lei presi dall'inizio dell'anno e calcola che, per compensarle, dovrebbe piantare oltre 5000 alberi. Da quel momento la sua vita prende una nuova direzione: acquista una casa con terreno fuori dalla città ed inizia il suo percorso di avviamento e integrazione con la natura. Il romanzo tocca con estrema delicatezza e naturalezza alcuni temi attualissimi, quali l'inquinamento, lo sfruttamento intensivo delle risorse, nuove malattie che minacciano la sopravvivenza delle specie animali, i profughi costretti a vivere in un paese tanto diverso dal proprio per accordi tra stati. Le parole, oggetto di studio di Alba, sono per lei uno spunto di riflessione, quasi un elemento di distrazione nelle conversazioni con gli altri, in cui la sua voce è spesso in secondo piano. Per lei parlano le azioni. E per lei parla soprattutto la cura che ha nei confronti della terra, della natura e delle relazioni umane con gli abitanti, a tratti buffi, a tratti eccessivamente entranti, del villaggio in cui si trasferisce. Una storia che merita di essere letta e che lascia un messaggio di speranza per tutti coloro che credono di poter fare qualcosa di grande a partire dal proprio piccolo.

Conosci l'autore

Foto di Audur Ava Ólafsdóttir

Audur Ava Ólafsdóttir

1958, Reykjavik

Audur Ava Ólafsdóttir, nata a Reykjavik nel 1958, ha insegnato Storia dell'arte ed è stata direttrice del Museo dell'Università d'Islanda.In Italia ha pubblicato Rosa Candida (Einaudi, 2012), La donna è un'isola (Einaudi, 2013), L'eccezione (Einaudi, 2014), Il rosso vivo del rabarbaro (Einaudi, 2016), Hotel Silence (Einaudi, 2018), Miss Islanda (Einaudi, 2019), La vita degli animali (Einaudi, 2021), Eden (Einaudi, 2014).Rosa candida è stato finalista al Prix Fémina e ha vinto il Gran Prix des lectrices de Elle, il Prix Page des Libraires 2010, il Prix des libraires du Québec e il Prix des Amis du Scribe 2011. Hotel Silence (Einaudi 2018) ha vinto l'Icelandic Literature Prize ed è stato eletto Libro dell'anno...

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