L’ex ispettore di polizia Luigi Gallinari, detto “il gallo”, si trova a Kiev da dieci anni e cerca di godersi la “pensione”. Ha rinunciato alle questioni della polizia italiana dopo un caso difficile che lo ha visto coinvolto in modo personale, ma quanto rivede il suo ex collega Lombardi, le cose cambiano. Questi gli chiede aiuto per una questione delicata, a cui – suo malgrado – Gallo non riesce a sottrarsi. I due sono stati incaricati di rintracciare Marco Travaglini, accusato di aver commesso un attentato terroristico l’anno prima in Italia. Inizia per Gallo una nuova avventura che lo condurrà in Messico, in una lotta costante contro criminali organizzati e terroristi senza scrupoli. Riprendendo la fine della prima avventura del primo libro “L’ultimo canto del Gallo”, l’autore spiega cos’è successo al suo protagonista dopo il primo caso, descrivendo quanto la sua vita sia cambiata da allora. La trama inizia quindi in un modo un po’ “confuso” per chi non ha letto il primo libro, ma nel corso della lettura la situazione si fa più chiara perché l’autore tende a spiegare le circostanze più importanti del primo testo, delineando poi la trama del testo in questione. Si tratta di uno spy-thriller interessante, in cui il protagonista si rimette in gioco nel tentativo di combattere una minaccia terroristica imminente. La storia è vivace, grazie alle numerose scene d’azione che rendono la struttura dinamica e coinvolgente per il lettore, e gli sfondi narrativi sono ben delineati e visibili al lettore.
