Prima parte della Trilogia: Eleanor. Un e-book di Eleanor LeJune, Racconti Erotici per una Sera d’Inverno, ha dominato per mesi e mesi la classifica della Letteratura Erotica sulla piattaforma di vendita Amazon. Questo è attestato anche da La Repubblica in un articolo di Stefania Parmeggiani che scrive il 22 gennaio 2013: “I nostri numeri - continua Santarelli - rispecchiano quelli del mercato degli ebook, il fenomeno è agli inizi ma capita che ci sia chi entra nella top ten dei libri più scaricati. Max Dezzi con Amazzone di San Giorgio, Alessandro Venturini con Amabilmente condannato a moglie, Laura Bondi con Il diario di una cameriera, Vera Q con La scatola di cioccolatini di Silvia ed Eleanor LeJune, pseudonimo dietro cui si cela la misteriosa autrice di Racconti erotici per una sera d' inverno. Un genere non casuale: l'erotismo sembra avere conosciuto, proprio grazie al digitale, una nuova fortunata stagione.” Ma veniamo al presente romanzo. Credo che il miglior modo per capire Eleanor LeJune sia capire il concetto che ha lei del romanzo in generale e del romanzo erotico in particolare. Diciamo subito che diffida di quella narrativa enigmistica, abile ma rovinosamente stravagante. E, qui, potremmo citare una miriade di scrittrici, stupendamente allineate con il sistema, che, nella ricerca di una ideologia inesistente, costruiscono romanzi dai paroloni altisonanti senza concedere nulla alla sostanza. Inoltre, Eleanor LeJune rifugge dalla moda del momento, dalle varie sfumature di grigio e di rosso, dallo sbattere d’ali di farfalle, non perché questi romanzi non siano belli, ma perché la ricerca della scrittrice è indirizzata al romanzo intimista, trattandosi poi di una biografia, anche se limitata alla sfera sessuale. In un certo senso, la scrittura della LeJune ha il sapore del romanzo surrealista. E, questo surrealismo, lo si trova nella costruzione onirica che la protagonista del romanzo dà a quello che è un banale rapporto sessuale a tre. Cosa dire dell'attesa sfibrante e sognante dell’ospite che dovrà deflorarla nuovamente: perché la verginità mentale della protagonista dovrà essere deflorata nuovamente. Quell’attesa, che ad un occhio smaliziato, potrebbe sembrare inutile, dalla giovane protagonista viene trasfigurata in una specie di titanismo romantico. La scrittrice, nell’esporre quei rapporti sessuali che hanno segnato la sua vita, è affascinata dai piccoli particolari, dai legami inestricabili generati dal pensiero e dal desiderio, dalle forze magnetiche che quest’ultimo sprigiona. Ed ecco perché, nello scendere nel dettaglio del rapporto sessuale, in quello che potrebbe sembrare un manuale del sesso, riesce nonostante tutto ad elevarsi a livello della poesia, perché il tutto, corpo ed anima, riesce a sintonizzarsi in una scrittura elegante, ricca, precisa, evocativa, tanto da poter sembrare fuori tempo. D'altra parte Eleanor LeJune non nasconde di essere una romantica ed è proprio questa caratteristica che, come Lawrence, l’autore di L’Amante di Lady Chatterly, la pone al di sopra di qualsiasi mischia. Il romanzo può piacere come no. Dipende da colui che lo legge, dipende da cosa cerca il lettore, ma, al di là di tutto, è scritto bene e per gli amanti del genere intimista può essere considerato, senza tema di smentita, un piccolo capolavoro del genere. Chi cercasse una trama movimentata, con il solito protagonista superdotato, bello, dannato a cui la protagonista di turno non può dire di no, avrebbe una delusione. Qui la donna non è vista come un oggetto sessuale, ma come protagonista della sessualità. Articolo del 20 gennaio 2001 ripreso da Letteratura e Stile e rielaborato per la presente edizione Armando Rossi Damperre
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