Elemys è un mondo diviso principalmente tra quattro Tetraktys: Acqua, Fuoco, Terra e Aria. Gli elementi così separati, ognuno nella propria regione, creano un equilibrio fondamentale per tutto il popolo. Due giovani sono i principali protagonisti, il loro destino si intreccerà, affronteranno delle sfide che porteranno a dei contrasti e alla perdita di certezze. Devo fare i miei complimenti all'autrice per aver creato questo mondo fantastico, il worldbuilding è spettacolare! Attraverso le descrizioni di Delia sono riuscita a immaginarmi perfettamente il mondo di Elemys, un mondo governato dai quattro elementi, divisi in quattro continenti, separati tra loro da zone di Oscurità. Ogni popolo ha le sue tradizioni, e si differenziano anche per lingua, caratteristiche fisiche ed elementali. Sono rimasta davvero colpita dal fatto che ogni popolo ha un proprio linguaggio, i personaggi quando interagiscono tra loro a volte utilizzano delle frasi nella loro lingua e questo rende tutto molto più affascinate. Ci sono tante regole da rispettare in questo mondo, la più importante però è che non vi deve essere una contaminazione tra gli elementi, in modo tale da mantenerli puri. Gli impuri finiscono esiliati nelle regioni d'Ombra. Haephelos è un Nighitil, un impuro, vive dolorosamente alla giornata, fino a quando qualcuno non gli offre una possibilità per cambiare il suo destino. Leucotea e Nami sono figlie del reggente d'Acqua, la prima è destinata a succedere al padre, fino a quando non accade un evento che stravolgerà il destino di queste sorelle. Mi sono piaciuti molto i rapporti di amicizia, fratellanza e sentimentali, che ...si vengono a creare tra i vari personaggi. In tutto il libro ho trovato predominante il tema della diversità, ma in esso troviamo anche il voler a tutti i costi il mantenere delle tradizioni arcaiche, e proprio questo genera scompiglio nel mondo di Elemys. Il romanzo è ricco di colpi di scena, e la scrittura dell'autrice te lo rende molto scorrevole.
