Elogio della distanza
La dura esperienza della pandemia da Covid - 19 ci ha dato tante lezioni e, fra queste, la lezione sul cosiddetto distanziamento sociale, per prevenire eventuali ulteriori diffusioni del virus. Ma la distanza sembra essere una categoria specifica della contemporaneità: dall'esaltazione per il suo superamento grazie alla diffusione dei mezzi di trasporto e di comunicazione (a partire da fine ottocento), alla ricomparsa del suo fantasma sotto forma di alienazione e incomunicabilità per tutto il novecento, secolo che ha visto anche il progressivo scavarsi di tragici divari fra opposte ideologie e fra diversi stati sociali. In circa 100 pagine ecco un piccolo catalogo filosofico sulle varie forme che la distanza ha preso nel nostro tempo marchiando di sé cose e persone, Attraverso una serie di voci di dizionario apparentemente slegate (Monaci, Amanti, Nuovo, Televisione, Silenzio, Atomo, Web, Nero, Femminile etc...) si individua il fil rouge di quella vocazione al vuoto e alla separatezza che sembra essere la speciale vocazione degli uomini del terzo millennio.
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Anno edizione:2020
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In commercio dal:26 novembre 2020
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