Detto spassionatamente non è così avvincente come La città e la città. In effetti, decolla verso i 3/4 della storia per il resto ci vuole un po' di fiducia. Tuttavia, la tematica è interessante. Si tratta di un'originale interpretazione dell'ipotesi di Sapir-Whorf. In questo caso il linguaggio non solo influenza la visione del mondo, ma lo stesso modo di pensare. Questo tema viene svolto a partire dalla travagliata evoluzione che subirà la Lingua di un popolo di insettoidi a causa delle tragiche vicende che dovrà condividere con una comunità terrestre ospitata sul proprio pianeta, all'interno della propria città (ci sono sempre due città...). La Lingua degli Ospiti inizialmente vive esclusivamente di referenze concrete tanto che alcuni esseri umani vengono utilizzati come referenti all'interno della Lingua di semplici figure retoriche. Poi, attraverso alcuni espedienti portati avanti dagli umani, comincia ad evolvere e a diventare una lingua dotata di livelli di astrazione maggiori. Tutto questo avviene grazie alla progressiva capacità degli alieni di mentire. Un mentire che, come ci ricorda la Le Guin, paradossalmente ci permette di dir meglio la verità. Inoltre, non possiamo tralasciare un altra tematica importante del romanzo: il guadagno del consenso da parte del potere che, sempre attraverso la sua narrazione, ha un effetto narcotico sul popolo (impersonato in questo caso dagli alieni). In definitiva, la libertà vera si guadagna anche con un cambiamento culturale... oltre che con la canna del fucile.
Embassytown
In un futuro remoto, gli esseri umani si sono spinti ai confini dell’universo colonizzando il pianeta Arieka. Qui i rapporti tra gli uomini e il popolo degli Ariekei, custode di una lingua misteriosa e inaccessibile, sono possibili solo grazie ai pochi ambasciatori in grado di comprenderne il linguaggio. Avice Benner Cho, una colona umana, ha fatto ritorno sul pianeta, nella città di Embassytown, dopo anni di viaggio nello spazio più profondo. Non è in grado di parlare la lingua degli Ariekei, eppure in qualche modo ne rappresenta una parte: lei, come altri esseri umani, è utilizzata dagli indigeni come una “similitudine vivente”, necessaria alla formulazione di concetti altrimenti inesprimibili. A causa di oscuri intrighi politici, sul pianeta è stato inviato un nuovo ambasciatore e il fragile equilibrio tra umani e alieni subisce una violenta scossa. Una catastrofe è all’orizzonte, mentre Avice si trova divisa tra un marito che non ama più, un sistema nel quale non ha più fiducia e una lingua che non può parlare ma che comunica attraverso di lei, al di fuori della sua volontà.
-
Autore:
-
Traduttore:
-
Editore:
-
Collana:
-
Edizione:2
Recensioni pubblicate senza verifica sull'acquisto del prodotto.
-
GC 01 gennaio 2025Dalla Lingua al linguaggio
Le schede prodotto sono aggiornate in conformità al Regolamento UE 988/2023. Laddove ci fossero taluni dati non disponibili per ragioni indipendenti da Feltrinelli, vi informiamo che stiamo compiendo ogni ragionevole sforzo per inserirli. Vi invitiamo a controllare periodicamente il sito www.lafeltrinelli.it per eventuali novità e aggiornamenti.
Per le vendite di prodotti da terze parti, ciascun venditore si assume la piena e diretta responsabilità per la commercializzazione del prodotto e per la sua conformità al Regolamento UE 988/2023, nonché alle normative nazionali ed europee vigenti.
Per informazioni sulla sicurezza dei prodotti, contattare productsafety@feltrinelli.it