La fabbrica di bottoni. Non commettere atti impuri - Jennifer Guerra - copertina
La fabbrica di bottoni. Non commettere atti impuri - Jennifer Guerra - copertina
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Letteratura: Italia
La fabbrica di bottoni. Non commettere atti impuri
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Descrizione

In una storia intima e perfettamente congegnata, Jennifer Guerra si appropria del sesto comandamento, “Non commettere atti impuri”, per raccontarci una piccola, personalissima rivoluzione, alle soglie della nascita del movimento femminista in Italia.


Padova, 1967. Quando Carla lascia il paese per lavorare in città come segretaria alla fabbrica di bottoni Zedapa, ha poco più di vent’anni ma le idee molto confuse su cosa si deve fare con i maschi e soprattutto col proprio corpo. Di fidanzati o "tosati", come dicono dalle sue parti, non ne ha ancora avuti. Insomma, è una ragazza perbene che non ha mai messo in discussione l’educazione cattolica ricevuta dalla famiglia. L’impatto con Padova, dove l’attende una routine di turni e rigide regole, e poche relazioni se non con le colleghe dell’ufficio, non è lo scossone che si aspettava. Finché un giorno, per strada, le allungano un volantino con una domanda che la spiazza: “Conosci il tuo corpo?”. È l’invito a unirsi a un gruppo di autocoscienza per ragazze. Intimorita e insieme curiosa – e la curiosità, le hanno insegnato, è sempre peccato – Carla prende coraggio e decide di partecipare, unica ragazza di campagna in mezzo a tante studentesse. Così, seduta a terra in cerchio tra di loro, con uno specchio in mezzo alle gambe, imparerà che per scoprire chi è davvero deve avere la forza di mettere da parte tutto ciò che le è stato imposto e osservare i propri desideri.

Dettagli

2 settembre 2025
108 p., Brossura
9788817190381

Conosci l'autore

Foto di Jennifer Guerra

Jennifer Guerra

1995, Brescia

Jennifer Guerra è una scrittrice e giornalista italiana. I suoi articoli sono apparsi su «La Stampa», «Sette», «L'Espresso» e «The Vision». Tra i suoi titoli, Il corpo elettrico. Il desiderio nel femminismo che verrà (Tlon, 2020), Il capitale amoroso. Manifesto per un eros politico e rivoluzionario (Bompiani, 2021), Un'altra donna (Utet, 2023) e Il femminismo non è un brand (Einaudi, 2024).Fonte immagine: TLON Editore

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